a cura di
Tradition in Action 1
Presentando alla stampa il
documento Istruzione «Donum Veritatis»
sulla vocazione ecclesiale del teologo - redatto
dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e resa
pubblica il 24 maggio 1990, il Cardinale Joseph Ratzinger
ha affermato che gli insegnamenti dei Pontefici
contro il modernismo, il liberalismo e l'evoluzionismo
sono ormai desueti.
Secondo il futuro Benedetto XVI,
queste condanne erano valide solamente per i tempi in cui
furono scritte, per scopi pastorali. Si tratta di un'asserzione
positivamente modernista. Il testo che stiamo
presentando è stato estratto dall'Osservatore Romano
del 27 giugno 1990 (pag. 6), che ha pubblicato l'intervento
del Cardinale in un articolo intitolato «Rinnovato
dialogo tra Magistero e Teologia».
Eccone un estratto:
Il
testo presenta anche le diverse forme di vincolo,
che scaturiscono dai diversi gradi dell'insegnamento
magisteriale. Esso afferma - forse per la prima
volta con questa chiarezza - che ci sono
decisioni del magistero che non possono essere un'ultima
parola sulla materia in quanto tale, ma sono un
ancoraggio sostanziale nel problema innanzitutto
anche un'espressione di prudenza pastorale, una
specie di disposizione provvisoria.
Il loro
nocciolo resta valido, ma i singoli particolari sui
quali hanno influito le circostanze dei tempi,
possono aver bisogno di ulteriori rettifiche. Al
riguardo si può pensare sia alle dichiarazioni dei
Papi del secolo scorso sulla libertà religiosa come
anche alle decisioni anti-modernistiche
dell'inizio di questo secolo, soprattutto alle decisioni della
Commissione biblica di allora.
Come grido di allarme
davanti ad affrettati e superficiali adattamenti
esse restano pienamente giustificate; una
personalità come Johann Baptist Metz
2 ha detto ad
esempio che le decisioni anti-moderniste della
Chiesa hanno reso il grande servizio di preservarla
dallo sprofondamento nel mondo liberal-borghese.
Ma nei particolari delle determinazioni
contenutistiche esse furono superate dopo che nel
loro momento particolare esse avevano adempiuto al
loro compito pastorale. |
Ed ecco annullato con un colpo
di spugna l'insegnamento dei Papi precedenti bollandolo come
«superato» e quindi «scaduto (come se fosse yogurt).
Questo modo di pensare è stato condannato da Papa Pio XII
(1876-1958) nell'Enciclica Humani generis (del 22
agosto 1950) come storicismo, ossia l'errore di chi
ritiene che il Magistero sia un qualcosa di valido solo
per l'epoca in cui viene formulato. Altro che «Papa
tradizionalista» o «Papa restauratore»!