14 maggio
1999: Giovanni Paolo II bacia il Corano in Vaticano
Alcune persone, imbarazzate
dallo scandalo, pretendono che Giovanni Paolo II non abbia
mai baciato il Corano 1. Oppure
dicono che il ritratto libro nella fotografia non sia il
Corano, o affermano che si tratti di un montaggio
fotografico! Queste obiezioni sono facili da smontare.
Innanzitutto, c'è la testimonianza del Patriarca caldeo
cattolico Raphaël I BiDawid (1922-2003), che era
presente a quell'incontro 2:
«Il 14 maggio sono stato ricevuto dal Papa, con una
delegazione composta dall'iman sciita della moschea sunnita
Khadum e dal presidente del consiglio di amministrazione
della Banca islamica irachena. C'era anche un rappresentante
del Ministero iracheno della religione [...]. Alla
fine dell'udienza, il Papa si è inchinato davanti al
libro sacro musulmano, il Corano, presentato
dalla delegazione, e lo ha baciato in segno di rispetto.
La foto di questo gesto è stata mandata in onda a più
riprese dalla televisione irachena per dimostrare che il
Papa non solo ha consapevolezza della sofferenza del popolo
iracheno, ma che ha anche molto rispetto per l'islam».
Questa testimonianza potrebbe bastare, ma si potrebbero
citare anche altri articoli apparsi sui media:
- In un articolo pubblicato su
Le Monde des religions in occasione della morte di
Giovanni Paolo II è stato scritto: «Giovanni Paolo II ha
compiuto alcuni gesti simbolici senza precedenti. Egli è
stato il primo Papa a riunire in preghiera i capi spirituali
delle principali confessioni del pianeta, il primo ad
entrare in una sinagoga, il primo a penetrare in una
moschea, il primo a baciare pubblicamente il Corano,
a pregare davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme,
a partecipare in numerose occasioni a riti non monoteisti
[…]. Non dimentichiamo inoltre che è stato
soprattutto un Papa viaggiatore, trovandosi di fronte,
naturalmente, in quasi tutti i suoi spostamenti, al problema
della diversità. Ora, ogni volta che si è trovato dinanzi a
popolazioni non cattoliche, egli ha tentato, con un senso
acuto del simbolo, di entrare in relazione fraterna con i
loro rappresentanti religiosi» 3
- Un altro articolo
apparso su La Vie, del 10 settembre 2008, contiene
un'affermazione di Rémi Brague, professore di
filosofia alla Sorbona e a Monaco, rilasciata nel corso di
un'intervista: «Quale è il suo atteggiamento profondo
(di Benedetto XVI) nei confronti dell'islam»?
Risposta di Brague: «Non credo che lo conosca bene. Non
ha avuto alcuna ragione di studiarlo. E io non so chi lo
consiglia a questo riguardo. Spero che eviti certi errori
come quello, molto più grave, di Giovanni Paolo II,
di baciare il Corano […]. Avrebbe fatto
molto meglio prima a leggerselo».
- In un articolo pubblicato su
Valeurs actuelles e ripreso da Salon Beige ha
dichiarato Annie Laurent, politologa e scrittrice
francese: «Il bacio del Corano di Giovanni Paolo II,
portato in dono da una delegazione irachena, nel 1999, ha
suscitato un forte smarrimento presso i cristiani
d'Occidente e d'Oriente, come se fosse un'attestazione
ufficiale della veridicità dell'islam»
4.
|
|
|
Raphaël I BiDawid |
Rémi Brague |
Annie Laurent |
Infine, il fatto che Giovanni Paolo II
abbia baciato il Corano non è mai stato smentito dal
Vaticano. Al contrario, non è affatto sorprendente che
questo apostata abbia baciato il Corano, il libro che
nega la Santissima Trinità, la divinità di Gesù
Cristo e che contiene numerose esortazioni all'omicidio,
all'odio, alla violenza e all'impurità. Non a caso, tutte le
dichiarazioni di Karol Wojtyla vanno in questo senso:
- «Che San Giovanni
Battista protegga l'islam»
5.
- «Cari musulmani,
fratelli miei [...], siate coscienti di essere
portatori di certe qualità specifiche tra cui la
cultura dell'islam è forse la più evidente
[...]. È solamente in questa cornice religiosa e nella
promessa di fede condivisa che si può realmente parlare
di rispetto reciproco, di apertura e di collaborazione tra
cristiani e musulmani» 6.
- «I musulmani sono i
nostri fratelli nella fede nel Dio unico»
7.
Ecco cosa si
dice nel libro
che Giovanni
Paolo II ha baciato:
gesù cristo
non è nè il figlio di dio, nè dio!
affermarlo equivale a bestemmiare!
Può un vero beato baciare il corano?
Sura
V, 77 (La tavola)
«Infedele
è colui che dice: "Allàh è il terzo della
Trinità": non vi è che un solo Allàh, e questo
Allàh è unico; se essi non ritrarranno ciò che
affermano, un doloroso castigo attenderà gli
infedeli».
Sura IV, 169 (Le femmine)
«O
voi che riceveste le Scritture (i cristiani;
N.d.R.)! Non varcate i limiti della fede; non
dite di Allàh che la verità. Gesù è il figlio di
Maria, l'inviato dell’Altissimo e il suo Verbo. Egli
l'ha fatto scendere in Maria. Esso è il suo soffio.
Credete in Allàh e nei suoi apostoli; non dite
esservi una Trinità; egli è uno. Questa credenza
vi riuscirà più utile. Lungi che egli abbia un
figlio, ma governa da solo il cielo e la terra,
e basta a sé stesso».
Sura V, 76 (La tavola)
«Quelli
che dicono che il Messia, figlio di Maria,
è Dio, pronunciano una bestemmia. Non ha
egli stesso detto: "Figli d'Israele, adorate Allàh,
mio e vostro Signore"? Chiunque associa altri dei ad
Allàh non entrerà nel giardino delle delizie, e la
sua dimora sarà nel fuoco...».
Sura V, 116 (La tavola)
«Allàh
chiese a Gesù, figlio di Maria, se avesse comandato
agli uomini di adorare lui e sua madre come dèi;
"Signore, rispose, avrei loro ordinato un
sacrilegio? Se ne fossi colpevole, non lo
saresti tu pure? Tu conosci ciò che è nel mio cuore,
e io ignoro ciò che vela la tua maestà suprema. La
conoscenza dei misteri non spetta che
all'Altissimo"».
Sura XXXIX, 6 (Le schiere)
«Se
Allàh avesse voluto avere un figlio, lo avrebbe
scelto tra gli esseri che ha voluto creare. Ma che
questa bestemmia sia lontana dalla sua
gloria! Egli è unico e potente».
Sura XIX, 92-93 (Maria)
«Essi (gli infedeli; N.d.R.) dicono che Allàh
ha un figlio, e proferiscono così una bestemmia.
Poco manca che i cieli non si schiantino a queste
parole, che la terra non si spacchi e che le
montagne spezzate non crollino! Essi attribuiscono
un figlio al misericordioso, e non potrebbe averne».
Sura IX, 30 (La conversione)
«I
giudei dicono che Ozai è figlio di Dio; i cristiani
dicono lo stesso del Messia. Parlano come gli
infedeli che li precedettero; il cielo punirà le
loro bestemmie. Chiamano signori i loro
pontefici, i loro monaci e il Messia, figlio di
Maria, ed è loro imposto di servire un solo Dio; non
ce n'è un altro. Anatema a quelli che si associano
al suo culto»! |
NOTE
1 Traduzione dell'articolo originale francese
Concernant la photo de Jean-Paul II embrassant le Coran («A
riguardo della foto di Giovanni Paolo II che bacia il Corano»),
a cura di Antonio Casazza.
Scritto reperibile alla pagina web
http://sedevacantisme.over-blog.com/article-32851059.html
2 La testimonianza del Patriarca è stata pubblicata
su FIDES News Service, del 1º giugno 1999.
3 Vedi pagina web
http://jeanmouttapa.blog.lemonde.fr/2009/04/27/jean-paul-ii-generosite-et-ambiguites
4 Vedi pagina web
http://lesalonbeige.blogs.com/my_weblog/2006/09/controverse_de__12.html
5 Cfr. Osservatore romano, del 21 marzo 2000;
edizione francese del 28 marzo 2000.
6 Cfr. Discorso di Giovanni Paolo II ai musulmani
dell'isola Mindanao, nelle Filippine, del 20 febbraio 1981.
7 Cfr. Discorso ai musulmani di Parigi, del 31 maggio
1980.
|