a cura di
Tradition in Action 1
Il 30 aprile 2016,
durante la sua udienza pubblica generale in Piazza San
Pietro, Francesco I ha riservato 8.000 posti ai membri del
Rotary Club provenienti da tutto il mondo, che hanno
risposto al suo invito a partecipare all'anno della
Misericordia. Sotto il motto «Aiutare i rifugiati a
ricominciare», è stata promossa a Roma una serie di
discorsi dal Servizio dei Rifugiati dei gesuiti e del
Rotary Club, insieme a due organismi dell'ONU:
la Refugee Agency e il World
Food Programme. Nel suo discorso, Bergoglio ha
richiamato l'attenzione sulla necessità di «costruire una
cultura di pace, di sicurezza e di solidarietà in tutto il
mondo». I membri del Rotary hanno approvato
questo messaggio poiché coincide con i loro scopi e i loro
propositi. Effettivamente, R. Asokan,
dall'India, ha commentato:
«Il
suo messaggio sulla pace riguarda l'accettazione. Il
Rotary, che accetta tutti i sentieri della vita, può
portare il suo messaggio a tutti i nostri club,
portandolo perciò a tutte le nostre comunità». |
Bergoglio ha stretto la mano a
tutti i leader del Rotary International, che
nella Piazza erano nelle file riservate ai VIP, come
mostrano le fotografie che seguono in questa pagina. Quella
sera, un gruppo di leader del Rotary Club si
sono riuniti per un banchetto nelle strutture della Basilica
di Santa Maria Maggiore, mise a loro disposizione da
Francesco come segno della sua ammirazione per
l'associazione. Benché il Rotary Club non faccia
ufficialmente parte della Massoneria, è un'organizzazione
para-massonica usata dai massoni come vasca di pescaggio
dove cercare nuovi affiliati. La ottime relazioni di Jorge
Mario Bergoglio con il Rotary Club risalgono ai tempi
in cui il Cardinale di Buenos Aires fu eletto membro
onorario di questa associazione in Argentina (vedi
articolo
a questo riguardo).