di
Frère Michel de la
Sainte Trinité 1
Mai
come ai nostri giorni, l'uomo moderno, immerso com'è
nel relativismo e nel materialismo, avverte la
necessità di spegnere quella sete di spiritualità
che da sempre arde nel suo cuore. Dopo la morte
delle ideologie, egli si affaccia sul mondo dello
spirito alla ricerca disperata di un punto di
riferimento. Poiché a partire dal Concilio Vaticano
II il processo di secolarizzazione ha investito
anche vasti settori della Chiesa cattolica, questo
bisogno estremo viene ora avvertito anche da molti
cattolici, perplessi e disorientati da una teologia
sempre più orizzontale e sempre più lontana dal
Vangelo più autentico. Questa e altre cause, come il
fascino esercitato dal mistero, spingono molti
cristiani, delusi dallo scetticismo di buona parte
della Gerarchia ecclesiastica, a cercare le conferme
della loro fede non più nel Magistero perenne della
Chiesa, ma in presunte rivelazioni private o in
apparizioni, esponendosi così incautamente al
pericolo di prestare credito anche a false
manifestazioni di natura fraudolenta o peggio
diabolica... |
Presentazione
Non vi è forse nessuno che,
sentendo pronunciare il nome di Medjugorje, non pensi ora
alle reazioni razionalistiche degli scettici, ora ai facili
entusiasmi di molti cattolici, ora alla prudenza di quei
fedeli che, animati da quel sensus Ecclesiæ che
sempre ha preservato i nostri padri dall'errore
e dalle
deviazioni in materia di apparizioni e fenomeni analoghi,
hanno saputo formulare un giudizio equilibrato su quella che
potrebbe definirsi l'apparizione più importante della fine
del XX secolo. Non si può certo negare che il
disorientamento - sia in campo ideologico che in campo
dottrinale - di quest'epoca postconciliare abbia portato,
come conseguenza inevitabile, all'eliminazione del criterio
stesso di giudizio, rendendo così quasi impossibile
un'autentica opera di discernimento. Tale disorientamento è
evidente soprattutto quando l'ambito in cui esso regna pare
sfuggire ad un principio razionale d'esame. Effettivamente,
parlare di principio razionale per i fenomeni preternaturali
sembrerebbe, a prima vista, contraddittorio, quando si crede
- a torto - o che quanto riguarda la religione possa trovare
solo ed esclusivamente una spiegazione scientifica,
prescindendo da ogni altra considerazione soprannaturale
(così i razionalisti)..., o che ogni spiegazione, vuoi
scientifica vuoi filosofica, sia impossibile, come se
religione e irrazionalità fossero sinonimi d'uno stesso
concetto (così i carismatici, i pentecostali e buona parte
dei progressisti). Diffidenza, se non rifiuto aprioristico
da un lato, cieca ed irresponsabile creduloneria dall'altro:
entrambi eccessi di un principio che trova solo nel criterio
cattolico la sua espressione corretta.
I nostri padri,
Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosé, Davide e Salomone furono
protagonisti di avvenimenti non dissimili da quelli di
Medjugorje; la stessa Vergine Maria, nella sua abitazione di
Nazareth, dovette formulare un giudizio sull'apparizione
dell'Arcangelo Gabriele; così San Giuseppe per la fuga in
Egitto, e così moltissimi Santi fino ai nostri giorni:
Fatima (1917) è uno dei casi più clamorosi e recenti. Come
guardare allora a Medjugorje, che da parte di non pochi
cattolici ha suscitato un entusiasmo non comune e un
«risveglio», almeno presunto, della fede di molti?
Lo scopo
di questa pubblicazione è proprio quello di fare luce sui
fatti accaduti in quella piccola località dell'ex
Iugoslavia, divenuta una delle più importanti mète di
pellegrinaggio. Quest'opera vuole essere un contributo, per
quanto modesto, su questo tema gravido di conseguenze in
materia di fede. Il nostro criterio di giudizio è quello
della santa Chiesa cattolica, che nella sua bimillenaria
saggezza ha sempre fornito ai suoi figli
quell'indispensabile chiave di lettura con cui interpretare
gli avvenimenti di natura soprannaturale, con la certezza,
fondata sulla promessa stessa del nostro divino Salvatore,
di non deviare dall'ortodossia della fede.
Ci sono apparizioni a Medjugorje?
Ho redatto lo studio in
oggetto basandomi sulle testimonianze dei «veggenti» di
Medjugorje alla luce del dogma, fondandomi sulle direttive
ed esperienze tradizionali della Chiesa circa la valutazione
dei fenomeni di questo tipo e, in particolare, ponendo gli
avvenimenti iugoslavi a confronto con le apparizioni e i
messaggi della Madonna a Fatima, che hanno ottenuto la
debita autenticazione della Chiesa. Gli specialisti di
teologia mistica ci forniscono numerosi criteri di
discernimento chiari e precisi, che permettono di
distinguere le manifestazioni divine autentiche da tutte le
loro contraffazioni: sia che si tratti di imposture, di
turbe psico-patologiche o di interventi demoniaci; questi
tre elementi, d'altronde, combinano molto spesso, in maniera
inestricabile, la loro azione al servizio dell'errore e del
male.
Non si tratta solamente di stabilire la salute fisica
e il buon equilibrio psichico dei «veggenti», e nemmeno di
indagare nella loro vita morale e spirituale. Questi criteri
sono necessari, ma non sufficienti. Non è sufficiente
dimostrare, secondo le regole della dinamica di gruppo, che
i «veggenti» non siano sotto l'influenza di alcun leader,
come sembra credere Padre Slavko Barbaric o.f.m.
(1946-2000),
giovane francescano di Medjugorje, che, grazie a quest'unica
constatazione, si ritiene giustificato a concludere che si
tratti di intervento celeste!
I criteri decisivi sono di
ordine obiettivo; essi si riferiscono alla natura e al
contenuto dottrinale dei fatti presentati come provenienti
da Dio. Questi sono criteri sicuri e prioritari, giacché né
Dio né la Vergine Maria sono degli sconosciuti per la
Chiesa. È per questo che «è sufficiente che un solo punto
certo sia contraddetto in fatto di dogma [...] per
potere affermare che chi parla non è inviato da Dio»
2.
D'altra parte, Dio non suole
intervenire in maniera straordinaria senza motivo evidente.
Se il messaggio ricevuto è banale e non fà che ripetere
luoghi comuni o parole di apparizioni precedenti, esso è
sospetto. Ricordiamoci, inoltre, che se un'apparizione
autentica dev'essere vera, buona e degna di Dio in ogni sua
parte, un'apparizione illusoria o diabolica, al contrario,
non è mai interamente malvagia. L'inganno va a volte molto
lontano e la contraffazione può presentare delle somiglianze
notevoli con le manifestazioni divine autentiche.
La storia
della Chiesa ce ne fornisce esempi famosi. Tale fu nel XVI
secolo quella di una certa Aimée Pignolet de Fresnes,
in religione Madeleine de la Croix (1810-1889),
francescana di Cordova, votata fin dall'infanzia al demonio,
che, per trentotto anni, trasse in inganno i più grandi
teologi, i Vescovi, i Cardinali dando tutte le apparenze di
un'anima dotata di carismi straordinari 3.
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Padre Slavko Barbaric |
Madeleine de la Croix |
Beata Maria dell'Incarn. |
L'esempio di Nicole Tavernier, a Parigi, durante i
guai della Lega (l'associazione dei cattolici di Francia nel
XVI secolo; N.d.R), può essere forse ancora più
stupefacente. «Ella aveva la reputazione di essere una santa
e di operare miracoli. Di fatto, ella prediceva l'avvenire,
aveva delle estasi, delle visioni e rivelazioni, e compiva
degli incontestabili prodigi. Digiunava e parlava senza posa
della necessità di fare penitenza per uscire dalle
condizioni in cui ci si trovava. Essa annunciava che, se ci
si fosse pentiti dei proprî peccati, si sarebbe vista la
fine delle calamità pubbliche. Dietro suo incitamento, la
gente si confessava e si comunicava. In diverse città della
Francia si ordinarono perfino delle processioni. Ed ella
stessa ne fece fare una a Parigi alla quale assistette il
parlamento accompagnato dalla corte e da un gran numero di
cittadini. Ma presto la Beata Maria dell'Incarnazione
(1566-1618) riuscì a smascherarla, dimostrando che il
demonio era l'autore di tutto quanto, in essa, si vedeva di
straordinario, e che egli sapeva perdere un po'
per guadagnare molto» 4.
Ciò significa che nel dominio dei fenomeni soprannaturali
straordinari, la potenza del demonio è immensa. Con il
permesso di Dio, egli ha il potere di apparire sotto le
sembianze di «angelo di luce» e persino di apparire sotto
l'aspetto esterno di Nostro Signore o della Vergine Maria,
come fece a Lourdes davanti ad una cinquantina di veggenti
dopo il ciclo di apparizioni a
Bernadette Soubirous
(1844-1879) 5. Ed egli può
allora operare tutti i tipi di prodigi e di inganni: estasi,
levitazioni, fenomeni luminosi, rumori insoliti, predizioni,
parlare in lingue, senza omettere i discorsi pii e gli
inviti all'ascesi più rigorosa. Le concessioni alla verità e
al bene non gli costano niente, purché poi a lungo andare
gli riesca di insinuare qualche errore nocivo per le anime e
pericoloso per la Chiesa. Tuttavia, la teologia ci insegna
che Dio non permette mai al male di rivestire tutte le
apparenze del bene. «Mentre la visione divina - nota
Mons. Albert Farges (1848-1926) - è sempre
conforme alla gravità e alla maestà delle cose celesti, le
figure diaboliche hanno infallibilmente qualche cosa di
indegno di Dio, di ridicolo, di stravagante, di disordinato
e di irragionevole» 6. Forti
di questo avvertimento, apriamo il dossier di
Medjugorje.
Le prime apparizioni... «piangono
e sono turbati»
Facendo riferimento alle prime
apparizioni (24-30 giugno 1981), occorre notare come, in
diversi punti del loro racconto, i «veggenti» appaiano
turbati e impauriti. Al di là del timore reverenziale che
suscitano sempre le apparizioni celesti, essi dimostrano uno
stupefacente panico. Tutte le testimonianze più sicure
concordano. I veggenti sono stati presi da un terrore,
da un panico sorprendenti alla vista dell'«Apparizione»:
Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic e
Marjia Pavlovic avevano appena visto la «Vergine».
Poi
arrivò Vicka Ivankovic: «Allora Vicka raggiunse le
due ragazze che, con eccitazione e a voce alta, le dissero
di avvicinarsi. "Che cosa succede? C'è un serpente"?
(sic). "No, niente serpenti"! Vicka accorse, ma la vista
dell'apparizione la terrorizzò a tal punto che, presa dalla
paura, si tolse le scarpe e fuggì» 7.
«Il primo giorno - ella dirà più tardi - abbiamo tutti urlato facendo delle
boccacce» 8. Vicka raccontò la stessa
cosa a
Padre
Janko Bubalo o.f.m.:
«Mi sono tolta le scarpe e, a piedi nudi,
sono fuggita correndo come una pazza
[...]. Arrivata vicino al villaggio, sono
scoppiata in singhiozzi; era irresistibile».
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Ivanka Ivankovic |
Mirjana Dragicevic |
Marjia Pavlovic |
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Vicka Ivankovic |
Ivan Dravicevic |
Jakov Colo |
Poi, ella decise di tornare:
«Tutta
singhiozzante, ho domandato a Ivan
di accompagnarmi». Essi salgono e, da
lontano, vedono l'«Apparizione»: «Ivan fuggì immediatamente,
scavalcando
un muro di cinta e lasciando le mele e tutto quello che
aveva».
L'«Apparizione» fece segno alle ragazze di avvicinarsi, ma
«noi non l'abbiamo
fatto: avevamo troppa paura»! Al ritorno, racconta Vicka,
«mi sono
gettata sul divano e non smettevo più di piangere,
piangere» 9. Com'è strano
tutto questo!
Quale contrasto con l'indicibile pace e la
gioia traboccante che aveva riempito l'anima di Bernadette,
dei piccoli veggenti di Pontmain o dei tre pastorelli di
Fatima! Quanto siamo lontani dalla piccola
Giacinta Marto
(1910-1920) che, nel suo giubilo, non poteva trattenersi
dall'esclamare senza posa: «Oh che bella Signora! Oh che
bella Signora»! Molte altre stranezze vengono riportate
dai documenti, come il seguente racconto di Vicka: «Erano
le 6,30 di sera. Pioveva un po' e cominciava a farsi scuro.
L'ho vista veramente bianca. Ho visto il suo abito, i suoi
capelli neri. Portava qualcosa nella mano destra che copriva
e scopriva senza posa, ma non ho potuto vedere cosa fosse».
Strani incidenti di un'apparizione
Ecco un'apparizione veramente
stupefacente: «Secondo le testimonianze dei veggenti,
essi vedono, prima che la Vergine appaia, una luce nella
quale essa si rende poi visibile» 10.
Ora, ecco quello che Padre Tomislav Vlasic o.f.m. ci racconta di Mirjana: «Un giorno, mentre attendeva
la Santa Vergine, ella ha visto la luce, e dalla luce è
uscito il diavolo sotto le sembianze e le vesti di Maria,
ma egli aveva un viso nero, orribile e la guardava con degli
occhi penetranti».
E le propose tutti i piaceri del
mondo, che Mirjana rifiutò. «Dopo un po' la Santa Vergine
è venuta e le ha detto: "Scusami per quanto è successo
(sic); ma lo dovevi vedere per sapere chi è, e sapere
anche che avrai delle tentazioni nel mondo"»
11. Luce divina... Satana che ne
sorge, mezzo diabolico, mezzo sotto le sembianze di Maria...
Ritorno della «Vergine» che ha programmato tutta la
sequenza. In definitiva, chi è apparso?
La Vergine Maria sminuita
Bisogna poi notare come la
Madonna risulti diminuita da queste apparizioni, e come la
nuova immagine che ne risulta sia del tutto paragonabile
alla visione
che i protestanti hanno di Lei. Non è, secondo Medjugorje, Colei che concede grazie - secondo la teologia
di
San Pio X (1835-1914), di
Pio XII (1876-1958), di tutti i grandi apostoli di Maria e anche
della Vergine stessa a Rue du Bac e a Fatima, dove Ella
apparve con le mani inclinate verso i veggenti con dei raggi
luminosi che ne emanavano, a significare le grazie che Ella
spande sulle anime, ma Colei che prega Dio
12. Che la Vergine Maria interceda
per noi, lo sappiamo bene dato che La supplichiamo cinquanta
o cento volte al giorno di pregare «per noi peccatori», ma
che Ella sia ridotta, Lei, la «tutta Santa», l'Immacolata
Madre di Dio, nostra Madre, nostra Mediatrice e
Corredentrice, a ricoprire questo ruolo esclusivo di
«orante» sullo stesso piano di tutti i fedeli, è molto
sospetto nella nuova teologia di Medjugorje. Dettagli
significativi: la «Vergine» iugoslava dal mantello
grigiastro, «di un grigio... caffè e latte...
tendente al blu (sic)» 13,
appariva con le mani aperte e le palme rivolte verso il
cielo, nella posizione di orante rimessa in voga dai
carismatici. E la sua statua, nella chiesa parrocchiale,
è installata nel mezzo della navata, fra i fedeli, a pari
livello con essi... Ella non è più Colei che noi preghiamo,
ma colei che prega con noi, l'animatrice
privilegiata del popolo carismatico. La «Vergine» di
Medjugorje sembra preoccupata del fatto che ci si possa
aspettare troppo da Lei. Ella stessa ce ne avverte: «Io
non posso guarirvi. Dio solo può guarire.
Pregate. Io pregherò con voi. Approfondite la vostra
fede. Digiunate, fate penitenza. Io vi aiuterò per quello
che è in mio potere di fare. Dio viene in aiuto di
tutti. Io non sono Dio (sic). Ho bisogno che
le vostre preghiere e i vostri sacrifici mi aiutino»
14. E non è tutto:
non solo questa «Vergine» prega con i peccatori, ma anche
come i peccatori, come se non fosse l'Immacolata.
Precisamente l'8 dicembre 1981, Essa apparve ai «veggenti»
«molto preoccupata». «Ella si inginocchiò, aprì le
mani, le rivolse verso il cielo e cominciò a pregare:
"Figlio mio beneamato, se tu vuoi, perdona questi gravi e
numerosi peccati con i quali l'umanità ti offende". Quando
ebbe finito la sua preghiera personale, ella recitò il Padre
Nostro e il Gloria con i ragazzi, poi disse loro che ella
pregava così tutti i giorni (sic) ai piedi della
croce» 15.
Questa volta non
è più un dettaglio, non potrebbe nemmeno essere una svista
in quanto abbiamo notato almeno una dozzina di volte delle
testimonianze dei «veggenti» che affermano che la Vergine ha
l'abitudine di recitare il Pater con loro.
L'Immacolata direbbe dunque al Padre, come noi tutti: «E
rimetti a noi i nostri debiti... E non ci indurre in
tentazione, ma liberaci dal male»? Ciò è almeno
sorprendente. Tanto più che a Lourdes, Ella teneva
visibilmente le labbra chiuse durante tutte le Ave Maria
e i Pater, che Bernadette recitava da sola. La
Vergine, inchinandosi, pronunciava solamente il Gloria
Patri, l'unica preghiera del Rosario che Essa possa
effettivamente pronunciare senza incongruenze
16.
Una fede pluralista
Ne consegue che la fede
proposta dalla «Vergine» di Medjugorje sia pluralista e non
conforme al dogma cattolico. In effetti, spiega
l'«Apparizione», per Dio tutte le religioni si
equivalgono: «In Dio non ci sono né divisioni né
religioni; siete voi, nel mondo, che
avete creato le divisioni» 17.
Tutti i veggenti, testimonia Padre Svetozar Kraljevic o.f.m.,
sono d'accordo nel dire che la Vergine afferma che in Dio
non ci sono riguardi particolari per nessuno. Certo! Ma
questa affermazione della Sacra Scrittura significa
solamente che Dio non esclude a priori nessuno dalla Sua
unica e vera Chiesa, e non che ai Suoi occhi tutte le
religioni si equivalgono. Perciò le religioni, come mezzi
per dividere la gente, non esistono. Le differenze esistono
perché i credenti si sono separati gli uni dagli altri. In
altre parole, le nostre barriere religiose non salgono fino
a Dio, che considera tutte le religioni con uguale
benevolenza: «Dio dirige tutte le confessioni come un
re i suoi sudditi, per mezzo dei suoi ministri»
18. Questo porta naturalmente a
quello che può essere definito «il primo comandamento» di
Medjugorje: «Tu rispetterai la religione d'altri»: la
conseguenza è che noi abbiamo il dovere tassativo di
rispettare i credenti - o non credenti - di tutte le
convinzioni. La «Vergine» di Medjugorje dice che «dobbiamo
rispettare ogni persona nella sua fede. Nessuno deve
essere disprezzato a causa delle sue convinzioni lungo il
cammino della sua vita» 19.
«Ella ha anche detto molto spesso - riferisce Mirjana
- che i credenti, soprattutto nei villaggi, si separano
troppo dagli ortodossi e dai musulmani. Ciò non è bene».
Sì, ed ella osa anche affermare che questo rispetto della
libertà religiosa è parte integrante della nostra fede: «Voi
non credete se non rispettate le altre religioni,
musulmana e serba. Voi non siete cristiani se non le
rispettate» 20. Padre
Vlasic pose ugualmente alla veggente la domanda di rigore:
«Se la religione musulmana è buona, qual'è il ruolo di
Gesù Cristo»? Mirjana ignora l'obiezione: «Non ne ho
parlato con la Vergine. Ella mi ha solamente spiegato quello
che ho appena detto. Ella ha detto: "Soprattutto nei
villaggi, manca l'unità delle religioni.
Bisogna rispettare la religione di ciascuno e conservare
la vostra per voi stessi e per i vostri figli"»
21. Siamo in pieno
indifferentismo conciliare.
Bisogna promuovere la pace
Poi subentra il leitmotiv
«pace, pace»: «Bisogna pregare e digiunare; bisogna
convertirsi e promuovere la pace [...]. Il
messaggio più importante è la pace. Ella l'ha
sottolineato» 22. E ha
incoraggiato molto esplicitamente
Giovanni Paolo II (1920-2005) a continuare i suoi
sforzi in questo settore, e perciò a portare avanti la sua
politica di apertura nella maniera più ampia possibile,
senza escludere nessuno, senza nessun pretesto religioso o
ideologico. In breve, ecumenismo e apertura all'Est.
Ecco,
in effetti, il suo messaggio per Karol Wojtyla: «Egli
dovrebbe considerarsi come il Padre di tutte le genti
e non solamente dei cristiani. Che propaghi instancabilmente
e coraggiosamente il messaggio della pace e dell'amore di
tutti gli uomini [...], ed estenda la fede su tutti i
popoli, perché noi siamo quasi tutti uguali (!?),
e che persista nel suo cammino» 23.
Che si affretti a consacrare la Russia al Cuore Immacolato
di Maria, in obbedienza alle Sue richieste di Fatima, perché
Suor Lucia dos Santos (1907-2005) non ha mai cessato di ripetere
a/e contro tutti che questa consacrazione non è ancora stata
fatta, e che questa è l'urgente condizione per la
conversione della Russia da cui dipende la conversione del
mondo? No! Stranamente, nel corso delle sue mille
apparizioni, nei ripetuti messaggi che ella ha fatto
trasmettere al Santo Padre, non ha ancora avuto il tempo di
dirlo. L'ha forse dimenticato?
Un'apostasia dichiarata
Sembra che il Terzo Segreto di
Fatima, il più grave, il più drammatico, che avrebbe dovuto
essere divulgato non oltre il 1960, dato che esso
concerne più direttamente la nostra epoca, inizi
precisamente con un riferimento a quei dogmi della fede
cattolica di cui la Vergine Maria è guardiana suprema:
«In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede»;
segue il testo non pubblicato del Terzo Segreto. È questo
stesso dogma cattolico, che la strana «Apparizione» di Medjugorje insegna a disprezzare e a calpestare. Servono
precisazioni? Se gli «ortodossi», i cui orgogliosi pastori
si sono separati dall'unità cattolica e rifiutano di credere
nell'infallibilità pontificia, nell'Immacolata Concezione e
nell'Assunzione della Santissima Vergine Maria; se i
musulmani, la cui dottrina schernisce la Santissima Trinità
e nega l'Incarnazione redentrice di Cristo, sono «uguali ai
cattolici» davanti a Cristo stesso e alla Madre Sua, è lo
stesso che dire che non c'è più nessuna vera
religione, ma che tutte sono
uguali, e perciò
necessariamente false; allora, la Chiesa romana non è più
l'unica Sposa del Figlio di Dio fatto Uomo, la Chiesa una e
perfetta, la sola Santa, Cattolica e Apostolica, attraverso
la quale tutti gli uomini senza eccezione sono chiamati alla
salvezza, unendosi ad essa in maniera visibile o invisibile,
e fuori della quale non ci può essere che la perdizione
eterna per chiunque si ostini, in piena conoscenza di causa,
a rifiutare di entrarci. Che la Vergine Maria ami
teneramente, misericordiosamente, coloro che hanno la
disgrazia di essere lontani dalla Chiesa, che Ella chieda
insistentemente che si preghi per loro e che li si aiuti in
tutte le maniere per indurli ad entrarvi affinché anch'essi
divengano Suoi figli, questo è sicuro! É quello che ha fatto
a Fatima, invitando, in ciascuna delle sue apparizioni, a
pregare e a sacrificarsi «per la conversione dei poveri
peccatori». Questo era anche lo scopo principale della
Sua visita, come quello del Suo Angelo precursore. Bisogna
credere, adorare, sperare, amare, «per tutti quelli che
non credono, che non adorano, che non sperano, che non
amano» Dio.
Bisogna che «il Papa e tutti i Vescovi
del mondo cattolico» si sostituiscano alla gerarchia
scismatica in errore al fine di riparare per i crimini del
comunismo ateo e di compiere la consacrazione della Russia
al Cuore Immacolato di Maria che otterrà la sua conversione.
A Medjugorje, al contrario, l'«Apparizione» non chiede mai
«riparazione» per ottenere ai peccatori, agli scismatici,
agli eretici, o ai pagani, musulmani o atei, la grazia della
loro conversione...
No! Ella ordina ai preti e ai fedeli
cattolici di «rispettare le loro convinzioni»: «Noi
dobbiamo rispettare ciascuno nella sua fede», ella
ordina seccamente, ma, stranamente, in questo settore, e
solo in questo settore; essa si mostra imperiosa; si tratta
di un dovere primordiale, assoluto 24.
«Nessuno deve essere condannato», ella dice
ancora 25. Ma c'è una categoria
di credenti che ella fustiga con veemenza: sono quei
cattolici che non rispettano le altre religioni come uguali
alla loro. «Voi non credete, se non rispettate le altre
religioni, musulmana e ortodossa. Voi non siete cristiani se
non le rispettate». É Mirjana che riferisce queste frasi
della «Vergine».
Medjugorje contro Fatima
Nel suo grande Segreto, la
Vergine di Fatima formulò delle richieste: «Dio vuole
stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».
E per fare ciò, Egli vuole che il Santo Padre approvi e
incoraggi la devozione riparatrice dei primi cinque sabati
del mese in suo onore. Egli vuole anche che si consacri la
Russia a questo Cuore Immacolato, in unione con tutti i
Vescovi del mondo cattolico, in un atto pubblico e solenne
di consacrazione e di riparazione. Medjugorje ignora queste
richieste. Il Segreto di Fatima annuncia che se non si
obbedirà a queste precise richieste della Madonna, la Russia
comunista sarà il flagello terribile con il quale Dio
castigherà la Chiesa e il mondo intero. L'«Apparizione» di
Medjugorje ignora questo castigo. Essa non denuncia gli
errori della Russia bolscevica come la causa maggiore delle
guerre che sono avvenute nel mondo, delle persecuzioni alla
Chiesa. No!... L'ultimo Segreto di Fatima profetizza senza
dubbio la terribile crisi, vera apostasia annunciata dalle
Scritture, che scuote la Chiesa dal 1960. Medjugorje ignora
questa apostasia e si pone, al contrario, in questa grande
corrente conciliare e postconciliare che distrugge la fede
cattolica esaltando l'uguaglianza di tutte le religioni.
Ecco poi il contrasto più evidente: Medjugorje ignora la
grande speranza di Fatima. Perché il grande miracolo,
visibile, tangibile, promesso dal 1917, sarà la conversione
meravigliosa della Russia scismatica, che si trascinerà
dietro il mondo intero, alla fede cattolica e all'unità di
Roma. «Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si
convertirà». Egli tarderà, ma lo farà e il miracolo avrà
luogo, realizzando il trionfo universale dei Sacri Cuori di
Gesù e di Maria: «Alla fine, il mio Cuore Immacolato
trionferà». A Medjugorje, questa grande speranza che Dio
ha voluto darci all'alba di questo secolo apostata, come
inesauribile sorgente di conforto, di pazienza e di
coraggio, in quest'ora, che senza dubbio è la più grave di
tutta la storia della Chiesa, questa grande luce che
rischiara già la nostra notte, è spenta e sparisce,
soffocata da un ammasso di profezie senza senso.
«Questo secolo è sotto il potere del demonio»
La «Vergine» di Medjugorje
afferma che questo secolo è dominato da Satana. Sì, questo
secolo sembra proprio sotto il potere del demonio e
mai la Chiesa è stata più duramente provata dalle potenze
sataniche arrivate ad infiltrarsi fin nel suo seno. Seguendo
Padre Joaquin Maria Alonso c.m.f.,
l'esperto ufficiale di Fatima, abbiamo delle solide ragioni
di ritenere che il Terzo Segreto di Fatima riguardi
precisamente questa infiltrazione di Satana nel seno stesso
della Chiesa per fomentarvi l'apostasia universale.
Ebbene,
leggiamo attentamente il racconto della visione di Mirjana.
Il regno di Satana vi è affermato con forza. Ma viene fatto
per stornare subito l'attenzione dal grande male di cui
soffrono la Chiesa e il mondo denunciato dalla Vergine di
Fatima: il grave pericolo dell'apostasia.
«Già ora - avrebbe dichiarato la «Vergine» - il
demonio comincia a perdere il suo potere (?!) ed è
diventato molto aggressivo: distrugge i matrimoni, provoca
divisioni fra i preti, ossessioni e omicidi»
26. E questo è tutto? É tutto.
Nel
colloquio di Mirjana con Padre Vlasic, la manovra di
diversione è ancora più grossolana: «In che cosa è
particolarmente attivo il diavolo nei nostri giorni? La
Vergine ti ha detto attraverso chi e in che cosa egli si
manifesta maggiormente»?, egli domanda. La domanda
riveste il più grande interesse, e la risposta è grottesca:
«Soprattutto attraverso coloro che non hanno un carattere
equilibrato, le persone divise interiormente, squartate
(sic)» 27.
Apparizioni programmate?
È mia opinione che queste
«apparizioni» siano chiaramente false in quanto contrarie al
dogma e al messaggio di Fatima, la cui autenticità è
garantita dalla Chiesa, e che siano state programmate nel
contesto di un movimento apostata internazionale, il
Rinnovamento Carismatico che si è infiltrato nella
Chiesa con il sostegno di certi membri della Gerarchia. In
particolare, per far luce su queste infiltrazioni, occorre
avvalersi degli scritti stessi di Padre René Laurentin,
uno dei maggiori apologisti delle apparizioni iugoslave,
teologo progressista al Concilio Vaticano II, noto per le
sue tesi «minimaliste» tendenti alla riduzione
dell'importanza della Madonna nella Chiesa.
Leggendo quanto
segue, teniamo presenti le parole della veggente di Fatima
suor Lucia Dos Santos, nel messaggio del 22 maggio 1958 a
Padre Augustin Fuentes, postulatore della causa di
beatificazione degli altri due pastorelli, Giacinta e
Francesco Marto (1908-1919) : «Lo dica, Padre, che il
demonio sta attaccando la battaglia decisiva contro la
Madonna, perché quello che affligge il Cuore Immacolato
di Maria e il Sacro Cuore di Gesù, è la caduta delle
anime religiose e sacerdotali. Egli sa che i religiosi e
i sacerdoti, abbandonata la loro eccelsa vocazione,
trascinano molte anime all'inferno» E
aggiunge: «Il demonio vuole impadronirsi delle anime
consacrate; tenta di corromperle per indurre gli altri
all'impenitenza finale. Usa tutte le astuzie, perfino
suggerendo di aggiornare la vita religiosa».
Padre Laurentin era a conoscenza delle apparizioni iugoslave
prima dell'avvenimento? Domanda oziosa? No, perché diversi
suoi confratelli carismatici erano misteriosamente stati
avvertiti: «Un prete tedesco, Padre Heribert Muhlen,
docente di Dogmatica alla facoltà di Teologia di Paderborn -
responsabile del Movimento Carismatico in Germania - tenne
una conferenza a Zagabria qualche anno fa. Nel corso della
sua esposizione, egli disse ai preti e agli altri
dell’uditorio: "Nel vostro paese, Dio sta preparando delle
grandi cose che avranno un'influenza profonda sul destino
dell'Europa intera"»! 28.
In Italia, un prete che si dice stigmatizzato, annunciò
diversi anni prima le apparizioni ad un gruppo di fedeli dei
dintorni di Medjugorje: «La Santa Vergine visiterà presto
la vostra patria» 29.
Infine, nel maggio del 1981 a Roma, il Padre canadese
Emiliano Tardif (1928-1999), uno dei massimi
rappresentanti internazionali del Rinnovamento nello
Spirito, profetizzò a Padre Tomislav Vlasic: «Non
abbiate paura, vi mando mia Madre»
30. Se è lecito dubitare
dell'origine divina di queste profezie carismatiche, una
domanda è d'obbligo: quella sul direttore generale
d'orchestra!
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P.
René Laurentin |
P. Heribert Muhlen |
P.
Emiliano Tardif |
Un prete sconosciuto
Per dimostrare che i
«veggenti» di Medjugorje non avevano subito nessuna
influenza da parte del clero, ci si assicura «che nessuno
dei preti
della parrocchia li conosceva». Ma allora, non avrebbero
mai frequentato il catechismo? Non si sarebbero mai
confessati? Non sarebbero mai andati a Messa? Ci si sta
mentendo. Le risposte dei «veggenti» a Padre Ljudevit
Rupcic o.f.m., fanno supporre che prima
del giugno 1981 essi fossero tutti dei cristiani mediocri,
episodici e superficiali. Ma non senza contatti con questo o
quel membro del clero.
Padre Petar Ljubicic o.f.m.
afferma, senza premunirsi, che «i veggenti, quell'anno,
seguivano l'istruzione religiosa presso un altro sacerdote»
31. Perché non ne dice il nome?
Perché Padre Laurentin e tutti gli apologisti di Medjugorje
ci nascondono accuratamente questo fatto? Perché Padre
Laurentin ci inganna sul ruolo pressoché immediato e
determinante di Padre Vlasic nei confronti dei «veggenti»?
32. Una seria indagine si rivela
indispensabile su questo punto nella ricerca del direttore
d'orchestra.
|
|
P.
Ljudevit
Rupcic |
P. Petar Ljubicic |
Medjugorje e i comunisti
Con il Messaggio di Fatima
sempre presente circa il ruolo rivestito dalla Russia e
dalle «nazioni senza Dio» nello spargimento dell'errore nel
mondo, non è impossibile una stretta connivenza delle
autorità comuniste con il Movimento Carismatico. Bisogna
notare l'ambiguità dei rapporti esistenti fra il fenomeno
delle «apparizioni» e il governo iugoslavo: si afferma da
tutte le parti che le autorità comuniste sono violentemente
contrarie, come dovrebbe essere, ai pellegrinaggi che si
stanno sviluppando in Croazia Erzegovina.
Ora, che cosa ci
risulta? Una persecuzione rumorosa, certo, spesso molto
penosa, per questa o quella persona - pensiamo ai
francescani imprigionati - ma stranamente sempre più
inefficace, da tre anni 33. Ciò
è sorprendente da parte di un governo marxista. Primo fatto
sconcertante: è la polizia comunista che si è incaricata di
stabilire la «prova medica» delle «apparizioni»,
certificando che i «veggenti» erano perfettamente normali
psichicamente. Essi furono esaminati il 27 giugno dal Dr.
Ante Vujevic che li dichiarò normali
34. Essi lo furono di nuovo il 29 da parte del Dr.
Mulija Dzudza che, a sua
volta, pronunciò una diagnosi interamente favorevole ai
ragazzi 35. Ed entrambe le volte la polizia ebbe la
delicatezza di liberarli in tempo affinché potessero
assistere all'«apparizione» serale. «Non siamo séttari -
scrive Padre Laurentin - e riconosciamo che in materia il
governo ateo ha saputo accettare l'obiettività di una
diagnosi positiva, confermata da esperti molto diversi»
36.
Non siamo ingenui. Siamo onesti. I marxisti sarebbero dei
ragazzini del catechismo? Una volta passi. Ma due diagnosi,
una dietro l'altra, rendono il fatto strano nel Paese dove
il Cardinale Alojzije Stepinac (1898-1960) rimase in carcere
per sedici anni, dopo una specie di processo nel quale egli
apparve truce e drogato! Altro enigma. Diversi francescani
sono stati messi in prigione. Ma ci si permetta di
meravigliarci dell'insigne maldestrezza della polizia
iugoslava. Era sufficiente mettere in prigione i «veggenti»
con un pretesto qualsiasi, o meglio, internarli in un asilo
psichiatrico, per far sì che tutto si fermasse lì.
Ora, il
governo ha fatto tutto il contrario. Se avesse davvero
deciso di stroncare il pellegrinaggio, questo atteggiamento
rimarrebbe incomprensibile. Ad ogni modo, se il parroco
Padre Jozo Zovko o.f.m. è stato
arrestato, Padre Tomislav Vlasic, molto più adatto a guidare
i «veggenti» e a dirigere i pellegrinaggi, gli è succeduto
immediatamente, e dall'agosto 1981 è sempre rimasto al suo
posto. Tutto il suo entourage di francescani
carismatici è rimasto al proprio posto. I Padri Rupcic e
Kraljevic si sono visti rifiutare il passaporto per
l'estero? Costretti a rimanere a Medjugorje, essi hanno
potuto redigere i due primi lavori sulle «apparizioni». Da
parte sua, Padre Laurentin ottenne il passaporto senza
difficoltà per il suo viaggio di Natale a Medjugorje.
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Cardinale Stepinac |
Padre Jozo Zovko |
La
polizia fu di una cortesia perfino eccessiva nei suoi
confronti. Rientrato in Francia, egli pubblicò il suo lavoro
che contribuì più di tutto il resto ad assicurare l'avvenire
dei pellegrinaggi iugoslavi: 3.000 copie vendute in tre
giorni, 50.000 in un mese. In questo periodo, un giornale
cattolico iugoslavo pubblicò diversi articoli sui suoi
lavori, illustrandoli con la sua fotografia. Il 25 marzo, il
nostro esperto internazionale si trovò di nuovo a Medjugorje.
E l'Homme Nouveau osò mettere nero su bianco,
riportando le frasi di Christian Ravaz: «Queste
apparizioni sono una grossa spina nel piede del governo
iugoslavo» (1º aprile).
Infine, l'accesso alla collina delle
«apparizioni» è stato permesso dal 24 giugno 1983
37, i pellegrinaggi sono autorizzati
e le folle vi accorrono già dall'estero. Aggiungiamo: fino
al giugno 1989, il numero dei pellegrini a Medjugorje aveva
raggiunto gli otto milioni. In breve, parlare di
persecuzioni severe del governo marxista contro i
pellegrinaggi è una menzogna! Un fatto è sicuro: se
l'intenzione fosse stata di assicurare il loro immediato
successo, non si sarebbe potuto agire diversamente.
Fu
adottata questa abile politica di semi-opposizione, che
convince immediatamente: tutte le misure vessatorie, tutte
le persecuzioni contribuiscono a garantire la credibilità
dei fatti - «È vero, perché i comunisti sono contrari»
- mentre una tolleranza troppo apparente avrebbe subito
suscitato il sospetto, ottenendo lo stesso risultato di una
interdizione netta che avrebbe bloccato tutto. Al contrario,
la libertà discreta, ma reale, lasciata ai francescani, ai
pellegrini, agli stranieri e alla stampa contribuisce allo
sviluppo dei pellegrinaggi e assicura allo stesso tempo la
propaganda del regime: alla fine dei conti, si diranno le
centinaia di migliaia di curiosi che affluiscono in
Erzegovina, il regime comunista non è sempre il Gulag.
Esiste un socialismo aperto, tollerante, dal volto umano.
La «Vergine» di
Medjugorje garantisce e incoraggia il Rinnovamento nello
Spirito
A questo punto, occorre
procedere con un'analisi documentata del Rinnovamento
Carismatico traendo le informazioni dai testi dei suoi
stessi apologisti, in particolare di Padre Laurentin,
ripercorrendo una breve ma precisa storia delle radici di
questo movimento nel Pentecostalismo protestante, basandoci,
anche in questo caso, sui testi di leader
pentecostali. Con la conoscenza di questi fatti, il
jigsaw puzzle si completa e gli avvenimenti di Medjugorje appaiono nella loro vera, inquietante luce. É
incontestabile che ci sia stata, come dice Padre Laurentin,
«un'armonia prestabilita» fra gli avvenimenti di
Medjugorje e il Rinnovamento Carismatico. Qui e là, è lo
stesso Spirito che si trova all'opera. D'altra parte, e
questo è notevole, l'«Apparizione» stessa invita alla
pratica dei riti carismatici. La testimonianza del Dr.
Philippe Madre 38 è
formale: «E Maria procede molto rapidamente, in capo a
qualche settimana di apparizioni, a chiedere che si preghi
per gli ammalati: "Pregate per i malati! Digiunate per i
malati! Imponete loro le mani! Fate loro delle
unzioni con olio carismatico (non sacramentali, viene
precisato altrove), delle unzioni d'olio benedetto. Tutti
i laici lo possono fare, fatelo"». Quando
Padre Yanko Bubalo domandò a Vicka: «Come vi è venuta
l'idea di imporre le mani ai malati»?, questa rispose
senza esitare: «Ciò fà parte del messaggio della Madonna,
ce ne ha spesso parlato [...]. Naturalmente è nostro
dovere farlo, ma anche il vostro [...]. Prima vengono
le preghiere in nome della Chiesa. Dopo, preghiamo
individualmente imponendo le mani su questo o quel malato.
A volte, una specie di corrente passa dal malato
alle mie mani. Non so che cosa sia, può darsi il
suo stato d'animo o qualcosa del genere (?!)»
39.
La «Vergine» di
Medjugorje raccomanda anche con insistenza la creazione di
gruppi di preghiera carismatici: «Dobbiamo fare un
gruppo di preghiera carismatica a Medjugorje»?, le fu
chiesto. Ed ella rispose: «Non solamente a Medjugorje, ma
in tutte le parrocchie della Iugoslavia»
40. Padre Kraljevic, altro
francescano carismatico di Medjugorje, ci tiene a
precisarlo: dalle prime settimane dell'agosto 1981 «i
veggenti formarono con la Vergine un gruppo di preghiera. La
Vergine, a modo suo, divenne membro del gruppo e il suo
"pastore" (termine appropriato usato dai carismatici per
indicare i loro animatori), pregando, cantando con loro e
insegnando» 41.
Ma
l'avvenimento più significativo di questa sorprendente
convergenza fra le «apparizioni» iugoslave e il Rinnovamento
nello Spirito fu il raduno carismatico che ebbe luogo a Medjugorje dal 23 al 25 agosto 1983. Bisogna ascoltare il
Dr. Madre, membro della Comunità carismatica del Leone di
Giuda e dell'Agnello Immolato, raccontare questo episodio
capitale della storia di Medjugorje. Cediamogli la parola:
«Dopo qualche mese, si resero conto che si stavano
spossando (si parla del "leader spirituale"
Tomislav e dei suoi confratelli), che mancava loro come
un certo soffio (sic) [...]. Ed è per questo che i
ragazzi, un giorno, dissero a Maria: "Maria, mandaci un
prete che ci insegni veramente a pregare, secondo il cuore
di Dio, per la guarigione dei nostri malati". E Maria
rispose: "Se
pregherete e digiunerete, allora, sarà
possibile". E sembra davvero, senza alcuna pretesa da parte
mia, che la venuta di Padre Tardif corrisponda con
l'esaudimento di questa preghiera fatta a Maria dai ragazzi».
Esaudimento facile. Padre Tomislav non ebbe che da invitare
a Medjugorje Padre Tardif. Quest'ultimo vi si recò e vi
soggiornò dal 23 al 25 agosto 1983, accompagnato dal Dr.
Madre e da Padre Rancourt. Tutta la parrocchia di Medjugorje, «veggenti», francescani e fedeli si misero alla
scuola del maestro carismatico. Egli insegnò loro a
profetizzare, a parlare o a cantare in lingue. E la folla
ricevette allora «l'effusione dello Spirito Santo» il famoso
«battesimo nello Spirito» della sètta battista da cui
è uscito tutto il Rinnovamento. Ci furono, si dice, delle
guarigioni. «Fu un'immensa scoperta e una grande gioia».
Si sentiva «una pace straordinaria», con un'intensità
«analoga a quella delle assemblee dei primi cristiani».
Il giorno dopo, sul luogo delle «apparizioni», «lo
Spirito soffiò e delle guarigioni cominciarono a
verificarsi, ad essere annunciate e ad essere confermate
immediatamente. E la gente cominciò a parlare, e ci fu una
lunga profezia data da Padre Tardif, secondo cui nello
stesso luogo [...] delle apparizioni iniziali, si
sarebbero prodotte in avvenire molte guarigioni». E
Padre Tardif ignorava che la «Vergine» aveva detto quasi
parola per parola la stessa cosa qualche mese prima a
proposito di questo luogo iniziale delle «apparizioni».
Ricordiamo che è stato lo stesso Padre Tardif - guarito,
racconta egli stesso grazie all'imposizione delle mani di un
gruppo carismatico - che aveva profetizzato, nel maggio
1981, la prossima venuta della «Vergine» in Iugoslavia.
Seguì poi una lunga conversazione con una delle «veggenti».
La sera, i nostri tre visitatori assistettero
all'«apparizione» quotidiana. Una delle «veggenti» trasmise
un messaggio speciale della «Vergine» per ciascuno dei tre
apostoli del Rinnovamento. «Poi, abbiamo domandato ai
quattro veggenti di imporci le mani (dato che noi stessi,
per ventiquattr'ore, non avevamo mai smesso di imporre le
mani), perché non lasciavamo mai svanire con l'uso quello
che avevamo ricevuto in pochi minuti». Durante la
celebrazione eucaristica, «il Signore ha moltiplicato i
segni. É stata un'immensa effusione di Spirito Santo
con molto frutto». Questo dimostra:
- che la «Vergine» di
Medjugorje ha promesso ai «veggenti», come grazia di
elezione, la venuta degli apostoli del Rinnovamento
Carismatico;
- che dal 23 al 25 agosto
1983, sicuramente con l'approvazione e la benedizione
dell'«Apparizione», i tre apostoli del Rinnovamento - Padre
Tardif, il Dr. Madre e Padre Rancourt - hanno iniziato la
parrocchia ai riti pentecostali: «battesimo nello Spirito»,
parlare in lingue, profezie, ecc...;
- che è lo stesso Spirito che
soffia presso i leader carismatici e a Medjugorje.
Serve ricordare che i
francescani della parrocchia o dei dintorni che hanno
consigliato i «veggenti» o sostenuto la causa delle
«apparizioni» sono tutti, senza eccezione, molto legati al
Movimento Carismatico? Che anche gli stessi «veggenti» sono
impegnati nel Rinnovamento? Anche Padre Laurentin ci tiene a
farcelo sapere con discrezione: Durante le vacanze di
Natale, Ivan «è mobilitato dai francescani per un raduno
carismatico» 42. Egli ci
racconta che Ivan e Marija sono gli animatori di un «gruppo
di preghiera» riservato ai giovani. Essi si riuniscono di
sera sulla collina verso le 10:00 43.
I carismatici diffondono Medjugorje
Infine, e questo è di una
evidenza eclatante, sono i responsabili internazionali del
Rinnovamento nello Spirito che hanno assicurato nel mondo
intero la propaganda in favore di Medjugorje. Sarebbe facile
fornirne le prove, nomi alla mano. Non è forse significativo
che di una dozzina
di libri apparsi in francese su Medjugorje, dieci sono stati redatti e pubblicati da membri
del Rinnovamento? La maggior parte delle testimonianze di
esperti a favore di Medjugorje, citati da Padre Kraljevic o
da Padre Laurentin - e che non manca di fare una grande
impressione sui lettori - proviene da teologi carismatici.
Padre Laurentin ha ricevuto il Premio Sapienza, per
il suo lavoro su Medjugorje. Egli se ne vanta come di una
garanzia ufficiale della serietà del suo lavoro. Se si
osserva più da vicino, comunque, si scopre che il premio in
questione viene assegnato dall'«agenzia di diffusione del
Rinnovamento Carismatico»! Un solo Vescovo iugoslavo,
Mons. Frane Franic (1912-2007), Arcivescovo
Metropolita di Split e Makarska, è molto apertamente - e
oserei perfino dire fanaticamente - partigiano delle
«apparizioni» di Medjugorje. Ebbene, si scopre che egli è
anche - e le due appartenenze sono per lui inseparabili
- un adepto appassionato del Rinnovamento Carismatico. Per
constatarlo, è sufficiente leggere le sue sorprendenti
dichiarazioni ai francescani di Medjugorje del 18 dicembre
1984. Eccone qualche stralcio: «Vedo nascere sotto i
nostri occhi una nuova Chiesa: la Chiesa dello
Spirito Santo [...]. Lo Spirito Santo è all'opera
in modi diversi, sia nella nostra Chiesa che nel mondo
intero. Secondo me è un gran movimento di insieme, una
continuità. E Medjugorje rappresenta, per così dire, il
vertice di questa azione. Tutto questo si trova inglobato
nella nuova Chiesa che è la continuazione e il prolungamento
della Chiesa di ieri [...]. Medjugorje è come un
vertice dell'azione dello Spirito Santo [...]. Il
ruolo di Medjugorje io lo vedo soprattutto in questo
avvicinamento con i fratelli delle altre chiese, con i
fratelli ortodossi, con i musulmani, e anche con i fratelli
marxisti. La Madonna qui irradia unicamente l'amore
[...]. Io credo che, per noi che veneriamo la Vergine di
Medjugorje, il nostro scopo sia quello di fortificare la
nostra fede in Dio e nell'uomo».
E
prosegue con l'apologia della teoria e delle pratiche
carismatiche 44. Questi pochi
fatti, scelti fra tanti altri, sono sufficienti a dimostrare
lo stretto legame che unisce Medjugorje al Rinnovamento
Carismatico. Tanto più che le apparizioni
continuano. Non
bisogna dimenticarlo, la «Vergine» appare ogni sera a Medjugorje dal 24 giugno 1981, senza contare le numerose
volte in cui ella si manifesta in altri momenti, come Vicka
racconta a Padre Bubalo: sono rari i giorni in cui ella ha
visto Nostra Signora una sola volta. Spesso, la Vergine le è
apparsa «due, tre, e anche quattro volte in un solo
giorno» 45. Se il suo
messaggio venisse snaturato, se lo si facesse flettere nel
senso carismatico a sua insaputa e contro la sua volontà
ella avrebbe avuto - letteralmente! - più di mille occasioni
di lamentarsene con i «veggenti»! Ora, in tutta la
letteratura su Medjugorje, non si trova una sola parola
pronunciata dall'«Apparizione» in questo senso. Al
contrario. Quando Vicka dialoga con Padre Bubalo e si tocca
la questione delle guarigioni che hanno avuto luogo a
Medjugorje, è una delle «guarigioni miracolose» operate da
Padre Tardif durante la sua visita nell'agosto 1983 che
viene citata, come inseparabilmente realizzata dal leader
carismatico e dalla Vergine di Medjugorje insieme e sotto il
titolo «I miracoli della Madonna»
46. Ecco che tutto si fa chiaro! È per questo che
se si vuole capire Medjugorje dall'interno, lo spirito del
messaggio nella maniera in cui viene vissuto dai «veggenti»
stessi e dalle loro guide spirituali, se si vogliono
individuare i nuovi criteri secondo i quali gli esperti, i
teologi del Rinnovamento - e Padre Laurentin in primissimo
luogo - hanno esaminato le «apparizioni» iugoslave, se si
vuole infine afferrare la posta decisiva del dibattito
suscitato nella Chiesa dagli avvenimenti di Medjugorje,
bisogna porsi prima di tutto una domanda: che cos'è il
Rinnovamento Carismatico?
O, per riprendere l'espressione
più precisa, la sola esatta usata da Padre Laurentin, che
cos'è il Pentecostalismo (protestante) per i cattolici?
Qual'è lo Spirito che anima questo Movimento?
A questo riguardo, vedi
l'articolo
Conoscere il Rinnovamento nello Spirito, nella
sezione «Movimenti», da cui si evince in modo chiaro la
natura e l'origine protestante delle pratiche carismatiche.
«Maria è il modello carismatico»
Si capisce facilmente
l'entusiasmo dei carismatici per queste «apparizioni» che
confermano il loro Movimento e ne raccomandano le pratiche.
Tuttavia, i nostri carismatici non si sarebbero preoccupati
per il fatto che si trattava di «apparizioni» mariane? Le
apparizioni della Vergine Maria non avrebbero rischiato di
essere male accolte in ambiente pentecostale (di origine
protestante)? Assolutamente no! Perché anche su questo punto
era stata prevista, in seno al Movimento, una certa
preparazione teologica.
Dal 1975, Padre Laurentin aveva
aggiunto un capitolo al suo libro
Pentecôtisme chez les
catholiques, intitolato precisamente «Maria prototipo
carismatico» 47. Il lavoro
si svolge su questo tema: «Maria è pentecostale:
[...]. Maria è il modello carismatico [...],
il prototipo dei cristiani battezzati nello Spirito
[...]. Maria è profetessa e glossolale [...],
prototipo non solamente dei carismi in generale, ma della
preghiera in lingue che caratterizza il Movimento della
Pentecoste [...]. Maria è in primo piano nel
gruppo carismatico del cenacolo». Questo contesto
dissipa diversi enigmi:
- Si capisce subito
l'interesse appassionato che le «apparizioni» di Medjugorje
suscitano negli ambienti carismatici;
- Si spiega meglio il motivo
per cui i criteri utilizzati per operare il discernimento
degli spiriti - in questo caso di apparizione - non sono più
gli stessi di quelli tradizionali del cattolicesimo, che
erano serviti per Lourdes o per Fatima. A volte, sono
assolutamente contrari;
- Infine, si capiscono meglio
le incredibili debolezze del libro di Padre Laurentin su
Medjugorje per quanto riguarda la serietà dell'analisi
critica e teologica. Il suo esposto, in effetti, appare
molto più come un terzo lavoro di propaganda carismatica -
d'altra parte abilissimo - piuttosto che un esame obiettivo,
coscienzioso e completo degli avvenimenti verificatisi a
Medjugorje. É facile rendersene conto.
Conclusione
Medjugorje, Kibeho e tutti i
turbinii carismatici che si sono moltiplicati curiosamente
da qualche anno, e precisamente a partire dalla fine del
Concilio Vaticano II, sono il grande inganno ecumenico,
la grande seduzione dell'apostasia annunciata dalle Sacre
Scritture. Per noi non c'è alcun dubbio. L'ipotesi
dell'allucinazione collettiva non tiene. Perché si assiste a Medjugorje, come nel carismatismo, ad incontestabili
fenomeni preternaturali. Bisogna sapere, in effetti, che
nelle sue opere tenebrose il demonio suole giocare
contemporaneamente a diversi livelli: a volte interviene
direttamente con delle false apparizioni o dei falsi
miracoli, a volte suscita e sostiene delle imposture, a
volte si serve di spiriti inquieti che egli manovra a modo
suo. Ciò che è nuovo, da qualche anno, è che per imporre
alla Chiesa - se questo fosse possibile - le sue nuove
dottrine dell'ecumenismo e della libertà religiosa, il carismatismo e le sue «apparizioni» di nuovo genere, -
visibilmente destinate a fare dimenticare Fatima - i segni e
i pretesi miracoli si moltiplicano. Comunque, questi «segni
e prodigi», insolitamente presentatici dai nostri «nuovi
discepoli», non ci devono impressionare. Padre Tardif, nella
sua autobiografia Jésus a fait de moi un témoin
48, ha un bel da vantarsi a dieci
riprese «dei segni e dei prodigi» (sic) che ha compiuto; non
potrà mai convincerci di aver agito in nome di Dio. Prodigi
compiuti da un prete che falsifica la Sacra Scrittura, per
non parlare del solo Battesimo vero, che moltiplica le
dichiarazioni apertamente eretiche, e che, inoltre, si
prende visibilmente per un nuovo messia; tutti questi segni
non potranno mai essere da Dio. Non ce ne avverte forse la
Sacra Scrittura? Rileggete il Libro dell'Esodo (Es
7, 11-13): vedrete come i maghi d'Egitto «compirono,
anche loro, con i loro sortilegi» diversi prodigi
compiuti in nome di Dio da Mosé e Aronne. Rileggete il
Libro del Deuteronomio (Dt 13, 1-5) sui falsi
profeti che compiono segni e prodigi per condurre i fedeli
all'apostasia. Abbiamo infine l'avvertimento solenne di
Nostro Signore stesso: «Sorgeranno falsi cristi e falsi
profeti e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se
fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l'ho predetto»
(Mt 24, 25; Ts 2, 9; Ap 13, 13). In
attesa che la Chiesa decida, che denunci infine con coraggio
e con chiarezza tutte queste trappole del maligno - e presto
o tardi bisognerà che lo faccia a proposito di Medjugorje e
del carismatismo, di Kibeho e di qualche ventina o trentina
di casi di pretese «apparizioni», a volte di aspetto più
classico, ma ugualmente poco credibili - noi ci atteniamo a
Fatima. Perché la Chiesa l'ha già giudicata e la sua origine
divina è eclatante e incontestabile. Perché Fatima domina
tutto il nostro secolo e continua ad imporsi alla Gerarchia
stessa, malgrado le opposizioni che sorgono senza fine da
parte di coloro che sostengono la nuova religione (il
neo-modernismo), che si erigono, sotto pretesti fallaci,
contro un messaggio che li condanna. Siccome i disegni di
Dio sono inevitabili, bisognerà che, presto o tardi, il Papa
consacri finalmente la Russia al Cuore Immacolato di Maria,
secondo le richieste esatte della Madonna. Bisognerà quindi
che egli raccomandi la devozione riparatrice dei cinque
primi sabati del mese, alla quale sono legate meravigliose
promesse di salvezza. Bisognerà infine che il Papa
riconosca, non più implicitamente, ma solennemente,
l'autenticità divina del grande Segreto, rivelandone la
terza parte. Tale divulgazione sarà, ne siamo sicuri, l'atto
decisivo che segnerà l'alba del risollevamento della Chiesa.
Ed è precisamente questo atto che Satana vuole impedire.
Perché è con lo scopo evidente di disprezzare Fatima e il
suo temibile Segreto che egli moltiplica per tutto il mondo,
da vent'anni, le sue false apparizioni. Per quanto ci
concerne personalmente, affrettiamo l'ora della grande
rinascita cattolica promessa, mettendo già in pratica nella
nostra propria vita, senza più attendere, le grandi
richieste della Madonna: recitiamo il rosario quotidiano.
Portiamo il santo scapolare di Nostra Signora del Carmelo,
come segno della nostra consacrazione al suo Cuore
Immacolato; pratichiamo la Comunione riparatrice dei primi
sabati del mese; recitiamo con amore le piccole preghiere
dell'Angelo e della Madonna, così belle e così ricche.
Compenetriamoci dei loro messaggi. Infine, secondo le parole
di Nostro Signore a Suor Lucia, dedichiamoci alla vera
penitenza, alla vera mortificazione che costituisce il
compimento esatto del nostro dovere di stato. Noi
contribuiremo così più efficacemente alla salvezza della
nostra anima, a quella del nostro prossimo e al
risollevamento della Chiesa, per mezzo della dolce e potente
mediazione del Cuore Immacolato di Maria. Così facendo, noi
affretteremo l'ora del Suo trionfo finale, preludio
necessario del regno universale del Sacro Cuore di Gesù.
Con
l'accusa di «aver diffuso l'eresia»,
«manipolato le coscienze» e di aver
avuto rapporti immorali con una suora, Padre
Tomislav Vlasic, la guida spirituale dei sei
veggenti ai quali la Madonna sarebbe apparsa
costantemente da ben ventotto anni a Medjugorje,
nell'Erzegovina occidentale, è stato espulso dall'Ordine
francescano dal ministro generale dell'Ordine,
José Rodriguez Carballo,
e ridotto allo stato laicale. Ne ha dato
notizia il quotidiano di Sarajevo Dnevni Avaz
che pubblica il testo della lettera di espulsione. È
un duro colpo per il più recente santuario mariano
europeo che in pochissimi anni ha registrato una
spettacolare progressione di affluenza di pellegrini
da tutto il mondo, tale da far concorrenza ai più
antichi e prestigiosi santuari come Lourdes e
Fatima. Il frate eretico e colpevole di azioni
contra sexum era stato allontanato da tempo. È
dal 1992 che viveva in un convento in Abruzzo, di
fatto sospeso a divinis, senza poter
esercitare alcuna attività apostolica. Negli anni
passati altri frati francescani in Erzegovina erano
stati espulsi dall'Ordine dei frati minori e sospesi
a divinis. Anche Padre Jozo Zovko, attuale
direttore spirituale dei presunti «veggenti», nonché
figura emblematica del «fenomeno Medjugorje», sul
quale pendono sanzioni disciplinari molto
gravi, ha deciso di allontanarsi a tempo
indeterminato dalla parrocchia di Siroki Brijeg e
dalla guida di Medjugorje, suscitando non poco
stupore e sospetti tra i suoi sostenitori. |
APPENDICE I
DICHIARAZIONE DI MONS. ZANIC
VESCOVO, DI MOSTAR SUI FATTI DI MEDJUGORJE
Il 25 luglio 1987, Mons.
Pavao Zanic (1918-2000), Vescovo della Diocesi di
Mostar dal 1980 al 1993, si è recato a Medjugorje per
amministrare le Cresime. Al termine dell'omelia, il Prelato
ha pronunciato queste illuminanti parole
49:
«Cari fratelli, oggi, qui,
in questo giorno di Cresime a Medjugorje, può darsi che Vi
attendiate che io dica qualche parola in merito agli
avvenimenti di cui parla tutto il mondo. La Chiesa deve
prenderli in considerazione, ed è perciò che, nella misura
che le compete, essa ne ha affidato l'esame ad alcune
persone e a determinate Commissioni. Gioverà il fatto che
voi sappiate che, attualmente, una Commissione nominata
dalla Conferenza Episcopale Iugoslava si sta occupando di
tale questione. In effetti, la Chiesa non può rischiare di
incrinare la propria credibilità davanti al mondo del XX
secolo, sempre pronto a criticarla e a ridicolizzarla a
proposito di questo o di quello... per poi prendersela con
Gesù Cristo».
«Ho cercato la verità nella
preghiera e attraverso un'indagine approfondita»
«Posso dirvi che, nel corso
di questi sei anni, ho pregato, ho studiato e ho taciuto.
Anche molte altre persone hanno pregato, e di ciò le
ringrazio vivamente. Nel corso di ogni Santa Messa,
Medjugorje è sempre stata presente nelle mie intenzioni. Ho
pregato ogni giorno la Vergine Maria recitando il mio
rosario, affinché Ella mi ottenesse la luce da Dio. Ho
pregato anche lo Spirito Santo. Queste preghiere mi hanno
fortemente aiutato nel formarmi la convinzione forte e certa
a riguardo di tutto quello che ho sentito, letto e visto.
Certamente, qui si è pregato e si è digiunato parecchio, ma
tutto questo è stato fatto nella certezza che tutti gli
avvenimenti accaduti in questo luogo fossero veramente di
origine soprannaturale. Ebbene! Predicare al popolo e ai
fedeli delle cose che non sono affatto vere, nei
riguardi di Dio, di Gesù Cristo o della Vergine Maria,
è meritevole del profondo dell'inferno! In tutto
il mio lavoro, nella mia preghiera e nel mio studio, non ho
avuto che un unico scopo: scoprire la verità! A tal fine,
fin dal 1982, ho formato una Commissione composta da quattro
membri, che più tardi, con l'aiuto di qualche Vescovo e di
alcuni Superiori di Ordini religiosi, ho ampliato portando
il numero dei membri da quattro a quindici. Essi provenivano
da nove Facoltà di teologia, da sette Diocesi e da quattro
Provincie religiose, e due di loro erano degli eminenti
psichiatri. I membri di tale Commissione erano liberi di
consultare altri colleghi all'esterno. La Commissione ha
lavorato indefessamente per ben tre anni. La Santa Sede è
stata regolarmente informata dei lavori, come pure lo è
stata degli avvenimenti. Attualmente, la Commissione
costituita dalla Conferenza Episcopale Iugoslava sta ancora
occupandosi di questa delicata faccenda».
Diverse istanze ecclesiastiche
hanno tentato di far cessare i pellegrinaggi
«Tuttavia, in questi ultimi
tempi, con grande precipitazione alcuni hanno superato e
anticipato il giudizio ufficiale della Chiesa; essi hanno
proclamato al mondo intero che qui si sono verificati dei
miracoli e dei fatti soprannaturali, e hanno predicato
queste rivelazioni private anche dall'altare, cosa che non è
permessa fintantoché la Chiesa non ha riconosciuto tali
rivelazioni come autentiche. Ed è perciò che alcune istanze
hanno richiesto di non organizzare pellegrinaggi ufficiali,
in attesa del giudizio ufficiale della Chiesa. La
Commissione per Medjugorje ha fatto la prima di queste
istanze il 24 marzo 1984, sfortunatamente senza ottenere
risultati.
In seguito ad essa, nell'ottobre dello stesso
anno, la nostra Conferenza Episcopale rese noto che non
era più permesso organizzare pellegrinaggi pubblici a
Medjugorje; e per "pubblici" si intendevano tutti i
pellegrinaggi formati da fedeli che partono e arrivano
insieme e compiono in questo luogo delle pratiche in comune.
Ma anche questa azione non diede nessun risultato. Poi, il
23 maggio 1985, la Congregazione per la Dottrina della Fede
indirizzò una lettera alla Conferenza Episcopale Italiana
per chiederle di dissuadere l'organizzazione di
pellegrinaggi e di cessare ogni forma di propaganda. Ma
anche quest'ultima azione era destinata a fallire. Infine,
allorché venne costituita la seconda Commissione, il
Cardinal Franjo Kuharic e io stesso, a nome della
Conferenza Episcopale Iugoslava, il 9 gennaio 1987, abbiamo
rilasciato questa dichiarazione: "Di conseguenza, non è
permesso organizzare pellegrinaggi o altre
manifestazioni motivate dal carattere soprannaturale
attribuito agli avvenimenti di Medjugorje". Si tratta della
più autorevole istanza della Chiesa Iugoslava, e non può, né
dev'essere trascurata, quasi si trattasse di un nulla di
fatto».
I lavori della Commissione
Diocesana sono approdati ad un esito negativo
«Da quando sono giunte le
prime notizie che annunciavano degli avvenimenti
straordinari in questa parrocchia, la cattedra episcopale ha
seguito gli eventi con attenzione, raccogliendo tutto ciò
che poteva essere utile nella ricerca della verità. Ho
lasciato piena libertà ai "veggenti" e ai pastori incaricati
del ministero nella parrocchia, e li ho difesi dagli
attacchi della stampa e dei circoli politici. Abbiamo
registrato su cassette tutte le conversazioni, raccolto le
cronache, i diari, le lettere e i documenti. Nel corso di
tre anni, la Commissione formata dai nostri professori in
Teologia e dai medici ha esaminato tutto questo materiale.
Tale lavoro ha dato il seguente risultato: "Due membri della
Commissione hanno espresso un parere favorevole; uno di loro
si è astenuto; un altro ha affermato che "poteva darsi che
all'inizio ci fosse stato qualcosa di autentico, ma che
poi...".
I rimanenti undici membri hanno espresso parere
negativo: "Non constat de supernaturalitate", il che
in parole povere significa che non ci sono state
apparizioni. Sono profondamente convinto che tutti i
membri della Commissione hanno lavorato con coscienza,
esaminando tutto ciò che poteva servire per scoprire la
verità. La Chiesa non può mettere in gioco la sua
credibilità, e spesso in fatti analoghi, dopo aver esaminato
gli avvenimenti con la più grande attenzione, essa ha
allontanato le folle numerose che si raccoglievano in quei
luoghi dove si era constatato che i fatti avvenuti non erano
di origine soprannaturale. Pensiamo, ad esempio, a
Garabandal, in Spagna, a San Damiano, in Italia, e ad una
dozzina di altri posti. A Garabandal, i "veggenti" dicevano
che la Vergine Maria aveva promesso un grande segno per
tutto il mondo; da allora sono trascorsi venticinque anni e
non si è visto alcun segno. Lo stesso sta accadendo anche
qui».
«O Santa Vergine, cos'hanno
fatto di Voi»?
«Secondo i "veggenti", la
Vergine Maria ha cominciato ad apparire sul Podbrdo, sulla
collina Crnica; quando la Polizia ha proibito le riunioni in
quel luogo, Ella è scesa nelle case, nei giardini, nei
campi, nelle vigne, nelle piantagioni di tabacco, in chiesa,
sull'altare, in sacrestia, nel coro, sul tetto, sul
campanile, nelle vie, sulla strada di Cerno, in macchina, in
autobus, a scuola, in certi punti di Mostar, a Sarajevo, in
alcuni conventi a Zagabria, a Varazdin, in Svizzera, in
Italia, di nuovo sul Podbrdo, sul monte Krizevac, in
parrocchia, nel presbiterio, ecc... Certamente questa lista
non comprende la metà dei luoghi dove sono avvenute le
presunte "apparizioni". Tutte le persone oneste che venerano
la Madre di Dio devono dunque esclamare: "O Vergine Santa,
cos'hanno fatto di Voi"»?
«Proibisco ai sacerdoti
pellegrini a Medjugorje di celebrare la Santa Messa nella
mia Diocesi»
«In questa Diocesi, io
sono, per diritto divino, il pastore, il maestro della fede
e il giudice delle controversie concernenti la fede. Giacché
i fatti di Medjugorje hanno creato tensione e divisione
all'interno della Chiesa - alcuni ci credono, altri no - e
che tutto questo è sfuggito di mano al controllo della
Chiesa, poiché tutte le decisioni e raccomandazioni testé
citate delle istanze summenzionate (Commissione, Conferenza
Episcopale Iugoslava e Congregazione per la Dottrina della
Fede) sono rimaste senza effetto, io, Vescovo di Mostar,
responsabile davanti a Dio della disciplina della mia
Diocesi, ricordo e ratifico le precedenti decisioni e
istanze ecclesiastiche, e a tutti i sacerdoti che
organizzano pellegrinaggi e vengono qui attribuendo a questi
fatti un carattere soprannaturale, io proibisco di celebrare
la Messa nella mia Diocesi fino a quando la Conferenza
Episcopale non avrà terminato i suoi lavori»!
Il segno incontestabile della non-autenticità
delle «apparizioni» di Medjugorje
«Mi rivolgo a Voi, o
Vergine Immacolata e Madre di Dio e della Chiesa, Madre di
questo popolo che Vi cerca, che Vi prega e che Vi ama. Mi
rivolgo a Voi, io Vostro umile servitore, Vescovo di Mostar,
e in faccia al mondo professo la mia profonda e incrollabile
fede nella Vostra intercessione che fà di Voi la Mediatrice
presso Dio Onnipotente per tutti i bisogni dei Vostri figli
in questa valle di lacrime. Io professo la mia profonda e
incrollabile fede nel Vostro amore verso noi peccatori, in
quell'amore che Voi avete manifestato nelle Vostre
apparizioni e nei soccorsi che ci avete accordato. Io
stesso, in passato, ho guidato dei pellegrinaggi a Lourdes.
È con la forza datami da questa fede che io, Vostro
servitore, Vescovo di Mostar, davanti a tutte le folle che
Vi hanno invocato, scopro e accetto il Vostro grande segno
divenuto certo ed evidente al termine di questi sei anni. Di
un segno speciale, io stesso non ne avevo bisogno; è stato
tuttavia necessario per tutti coloro che hanno creduto in
cose che non erano affatto vere. Questo segno consiste nel
fatto che, dopo sei anni, Voi siete rimasta silenziosa,
nonostante l'annuncio ripetuto secondo il quale stavate per
darci un segno.
Già nel 1981, i "veggenti" dicevano: "Ci
sarà un segno visibile e durevole sulle colline delle
apparizioni; questo segno sta venendo, lo si vedrà fra un
po' di tempo; attendete ancora un po'; ancora un po' di
pazienza". E ancora: "Il segno avrà luogo per la Festa
dell'Immacolata Concezione del 1981, per Natale, per
Capodanno, ecc...". Io Vi ringrazio, o Maria, d'aver
dimostrato a sufficienza, con il Vostro silenzio durato sei
anni, se Voi avete parlato o meno, se siete veramente
apparsa, se avete confidato dei messaggi o dei segreti, se
avete promesso o meno un segno particolare».
«O Vergine Santa, degnatevi di far sì che la
si smetta di diffondere dei messaggi che non sono vostri»
«Vergine SS.ma, Madre di
Gesù Cristo e Madre nostra, degnateVi di intercedere
affinché scenda la pace su questa turbolenta Provincia
ecclesiastica, in questa Diocesi di Mostar. Intervenite
specialmente in favore di questo paese e di questa
parrocchia dove un'infinità di volte ci si è serviti del
Vostro santo Nome per diffondere messaggi presentandoli come
se provenissero da Voi.
O Vergine SS.ma, degnateVi infine di
accettare, in riparazione, le preghiere sincere delle anime
devote che vivono lontane dal fanatismo e dalla
disubbidienza alla Chiesa. Accordate a noi tutti di
ritrovare l'autentica verità. O Vergine diletta, umile ed
obbediente ancella del Signore, degnateVi di far sì che la
nostra Medjugorje cammini con passo sicuro dietro il Pastore
di questa Chiesa locale, e che tutti noi possiamo
glorificarVi e pregarVi nella verità e nell'amore. Amen».
APPENDICE II
DICHIARAZIONE DI
Mons. Ratko Peric,
Vescovo di Mostar,
a Medjugorje
Il 15 giugno 2006, Mons.
Ratko Peric, Vescovo della Diocesi di Mostar-Duvno, in
occasione della Solennità del Corpus Domini, si è
recato a Medjugorje. Ecco un estratto della sua omelia
50:
«Innanzitutto, il fatto che qualcuno
si confessa sinceramente e riceve devotamente la santa
comunione in questa chiesa parrocchiale e che tale persona
nella sua anima sente la gioia, grazie al perdono di Dio, lo
saluterà ogni fedele e lo attribuirà a Dio, fonte di ogni
grazia. Ma sarà attento a non passare, in maniera illogica e
inconseguente, da tale fatto di grazia alla conclusione: "Io
mi sono confessato, mi sento bene, ora sono convertito,
dunque la Madonna appare a Medjugorje"! Tale fedele e
penitente è comunque obbligato a confessarsi, frequentare
gli altri sacramenti, osservare tutti i comandamenti al di
là del fatto se le apparizioni private siano riconosciute o
meno.
Secondo, io non sarei un ministro responsabile del
Mistero del Corpo e del Sangue di Cristo se non avvertissi,
anche oggi pubblicamente, anche da questo luogo e in questa
occasione, tutto il mondo interessato che in questa
Chiesa locale di Mostar-Duvno esiste qualcosa come
uno scisma: un gruppo di sacerdoti, dimessi dal Governo
generale dei Frati minori dall'Ordine francescano a causa
della loro disobbedienza al Santo Padre, già da anni
mantiene in maniera violenta più chiese parrocchiali e
uffici con l'inventario ecclesiastico. In tali parrocchie
essi operano non solo illegalmente, ma amministrano i
sacramenti sacrilegamente, e alcuni anche invalidamente,
come sono la confessione e la cresima oppure assistono ai
matrimoni invalidi. Tale prassi antiecclesiastica deve
essere scioccante per tutti noi.
Ugualmente, tale scandalo
del sacrilegio dei sacramenti, specialmente del Santissimo
Corpo di Gesù, dovrebbe essere scioccante anche per i fedeli
che si confessano invalidamente davanti a tali sacerdoti e
assistono alle Messe sacrileghe. Preghiamo il Signore di
togliere quanto prima di mezzo di noi questo scandalo e
scisma. Terzo, sono grato alla Santa Sede che ha sempre
rispettato la posizione dei Vescovi di Mostar-Duvno, sia del
defunto che dell'attuale, riguardo alle presunte
"apparizioni" e "messaggi" di Medjugorje, restando sempre
fermo il pieno diritto al Sommo Pontefice di pronunciarne
l'ultimo verdetto. E questa posizione dei Vescovi, dopo
tutte le indagini canoniche, si può riassumere in queste
frasi:
- Medjugorje è una parrocchia
cattolica nella quale si realizza la vita liturgica e
pastorale come nelle altre parrocchie di questa Diocesi di
Mostar-Duvno. E nessuno è autorizzato ad attribuire il
titolo ufficiale di "santuario" a questo luogo,
eccetto la Chiesa;
- In base alle indagini
ecclesiastiche sugli avvenimenti di Medjugorje non si può
affermare che si tratti delle apparizioni o rivelazioni
soprannaturali. Questo significa che la Chiesa finora non
ha accettato nessuna apparizione né come soprannaturale né
come mariana;
- Nessun sacerdote che opera
canonicamente in questa parrocchia di Medjugorje o che sia
di passaggio è autorizzato a presentare la sua opinione
privata, contraria alla posizione ufficiale della Chiesa
sulle "apparizioni e messaggi", né in occasione delle
celebrazioni dei sacramenti, né durante gli atti di pietà
soliti, né nei mezzi di comunicazione cattolici;
- I fedeli cattolici non sono solo
liberi dall'obbligo di credere nella veridicità delle
"apparizioni", ma devono sapere che non sono permessi i
pellegrinaggi ecclesiastici, né ufficiali né privati,
né personali né comuni, dalle altre parrocchie, se
presuppongono l'autenticità delle "apparizioni" o se con ciò
autenticassero tali "apparizioni". Chi fà e insegna
diversamente, non agisce e non insegna secondo lo spirito
della Chiesa;
- In base alle indagini e prassi
finora avute, come Vescovo locale ritengo che riguardo agli
avvenimenti di Medjugorje per tutti questi venticinque anni
non è stata accertata, a livello ecclesiastico,
nessuna "apparizione" della Madonna come
autentica. Il fatto che nel corso di questi venticinque
anni si parla di decine di migliaia delle "apparizioni", non
attribuisce nessuna autenticità a tali eventi, secondo le
parole dell'attuale Santo Padre, udite durante l'udienza
concessami il 24 febbraio 2006, alla Congregazione per la
Dottrina della Fede hanno sempre suscitato la domanda
come possano essere credibili per un credente cattolico.
Soprattutto non ci appaiono come
autentiche se già si sa in anticipo che le presunte
"apparizioni" avverranno:
- ad una persona ogni anno il 18
marzo, ma avrà anche le "apparizioni" ogni 2 del mese, con i
"messaggi" che puoi anche tu aspettare, secondo la procedura
abituale;
- ad un'altra avverrà ogni giorno
dell'anno, ma - come se questo non fosse sufficiente - e
perciò di aggiunta ogni 25 del mese un'"apparizione"
particolare e anche una specie di comunicato al pubblico che
anche tu puoi prevedere e aspettare;
- ad una terza apparirà ogni 25 di
dicembre, per il Natale, anche con il comunicato simile ai
già menzionati;
- ad una quarta persona "apparirà"
ogni anno il 25 giugno, e ciò con un certo comunicato;
- agli altri due ogni giorno con i
"messaggi" che si possono prevedere perché sono varianti dei
simili contenuti.
Tale fatto e alluvione delle
presunte "apparizioni", "messaggi", "segreti" e "segni" non
confermano la fede, ma ci convincono ancor di più che in
tutto questo non è accertato niente di autentico e di
veritiero. Perciò responsabilmente invito quelli che dicono
di sé di essere "veggenti" come anche quelli che formulano i
"messaggi" a mostrare l'obbedienza ecclesiastica e a cessare
con tali pubbliche comparse e comunicati in questa
parrocchia. Con ciò manifesteranno loro dovuto senso
ecclesiale non mettendo le "apparizioni" private e le
comunicazioni private sopra la posizione ufficiale della
Chiesa. La fede è una cosa seria e responsabile.
La Chiesa è
un'istituzione seria e responsabile. Per l'intercessione
della Beata Vergine Maria, la più grande portatrice dei doni
dello Spirito di Dio e la quale per opera dello Spirito
Santo nel suo grembo ha concepito e ha dato al mondo la
Seconda Persona Divina, Cristo Gesù, il quale ci dà il suo
Santissimo Corpo e Sangue per la vita eterna, voglia Lui -
Via Verità e Vita – aiutarci affinché la verità sulla
Madonna, Madre sua e Madre della Chiesa, Sede della Sapienza
e Specchio della Giustizia, risplenda in tutto il suo
splendore in questa nostra parrocchia e Diocesi, senza
alcuna mescolanza di cose non degne di fede, e tutto in
conformità all'immutabile dottrina e prassi della Chiesa.
Amen».