di
Mons. Donald J.
Sanborn 1
Il
cambio di velocità che caratterizza il pontificato
di Jorge Mario Bergoglio ha provocato numerose
critiche da parte di cattolici scandalizzati dalle
sue prese di posizione a riguardo di temi delicati
in campo morale. Molti di questi cattolici scontenti
denunciano le eresie di Francesco citando i
documenti dei suoi ultimi due predecessori (Giovanni
Paolo II e Benedetto XVI), quasi fossero esenti da
tali derive. In realtà, come afferma l'Autore di
questo articolo, gli errori di Francesco sono gli
errori del Vaticano II, ripresi e portati alle loro
conseguenze più estreme, errori in cui sono caduti
anche i suoi predecessori a partire dall'infausto
Concilio Vaticano II. |
Tutti sono rimasti scioccati,
come lo sono rimasto anch'io, dall'approvazione da parte di
Francesco dell'adulterio e della sodomia. Nel fare ciò, egli
ha superato le aspettative di tutti, e ha aperto un intero
nuovo mondo al Novus Ordo, un mondo che non possono
cambiare. Questa audace e spudorata violazione del diritto
naturale ha provocato un significativo miglioramento
nell'interesse per il sedevacantismo. La ragione è molto
semplice. La posizione sedevacantista poggia su principî che
sono inattaccabili, vale a dire che è impossibile che un
vero Romano Pontefice insegni insieme ad un autentico
episcopato cattolico a tutta la Chiesa dottrine false,
cattive discipline e false pratiche liturgiche, e
che è impossibile che un eretico pubblico sia Papa.
Questi principî provengono
direttamente dall'insegnamento della Chiesa e dal consenso
unanime dei Papi e dei teologi. Non c'è argomento che tenga
contro questi principî. Effettivamente, non si può negarli
senza cadere in grave errore o anche nell'eresia. Perciò,
tutta la forza degli argomenti del sedevacantismo non deve
consistere nel difendere questi principî generali, ma
nell'indicare l'evidenza dell'accusa. Infatti, i
sedevacantisti devono insistere sul fatto che il
Concilio Vaticano II
e le sue riforme costituiscono una nuova falsa religione,
e che quindi la Gerarchia che lo ha promulgato non può avere
l'autorità che le viene da Cristo per guidare la Chiesa.
I sedevacantisti devono anche
mettere in evidenza che i «papi» del Vaticano II sono
colpevoli di eresia pubblica, la quale può essere
manifestata non solo mediante la parola, ma anche negli
atti, attraverso pratiche eretiche. Dunque, la posizione
sedevacantista deve insistere sull'evidenza della deviazione
dalla vera fede del Vaticano II e delle sue riforme, così
come sui «papi» che li hanno promulgati. É abbastanza
semplice dedurre che Francesco sia un eretico quando approva
l'adulterio o la sodomia, giacché l'adulterio è contrario al
Sesto Comandamento e la sodomia è contraria al diritto
naturale. Tuttavia, questa deviazione dalla fede
cattolica non deve essere considerata soltanto come il «fenomeno
Francesco», ma come una realtà che ha le sue radici
più profonde nel Vaticano II. Questo Concilio afferma
nella sua Dichiarazione sulla Libertà Religiosa
Dignitatis Humanæ (del 7 dicembre 1965):
«Non si deve
quindi costringerlo (l'uomo) ad agire
contro la sua coscienza. E non si deve
neppure impedirgli di agire in conformità ad essa,
soprattutto in campo religioso» (§ 3). |
Sopra: anche Mons. Marcel Lefebvre
firmò la
Dichiarazione Dignitatis Humanæ.
Invano cercherete questo
principio enunciato in un libro cattolico anteriore al
Concilio. É una distorsione della dottrina comunemente
insegnata che si deve seguire la propria coscienza, anche se
è obiettivamente erronea. Ciò nonostante, l'obbligo di
seguire una coscienza erronea non crea il diritto di
compiere quello che obiettivamente è un atto peccaminoso.
Coloro che commettono atti immorali dovrebbero essere
distolti dal male che stanno facendo, al di là di ciò che
detta loro la loro coscienza, anche se loro sono convinti
che stanno rispettando Dio in ciò che fanno. Gli attentatori
suicidi sono convinti di rispettare Allah quando si fanno
esplodere per uccidere delle persone. Non dovrebbero essere
fermati?
L'adulterio e la sodomia
vengono approvate non in sé stesse e obiettivamente. I
catechismi del Novus Ordo non sono - almeno per ora -
stati alterati. Questi atti cattivi vengono approvati in
quanto le persone che stanno commettendo questi peccati
stanno agendo secondo la loro coscienza. Il Vaticano II ha
affermato il primato della coscienza sull'insegnamento della
Chiesa cattolica, e ora stiamo vedendone i frutti. Lo stesso
potrebbe essere detto dell'ecumenismo. Le false religioni
vengono considerate vere religioni per il fatto che gli
aderenti di queste religioni stanno agendo secondo la loro
coscienza. Francesco ha aperto la via del cielo anche agli
atei, perché stanno seguendo la loro coscienza. In altre
parole, non c'è nulla in Francesco che prima non si trovi
nel Vaticano II. Francesco non è il problema. Il
Vaticano II è il problema.
Sopra: il
Concilio Vaticano II (1962-1965).