titolo mons. annibale bugnini era massone?

 

a cura di Tradition in Action 1

 

mons. annibale bugnini

 

 

Nel giugno del 1992, la rivista 30 Giorni (Anno X, nº 6, pagg. 41-42) ha pubblicato un articolo del giornalista Andrea Tornielli sull'influenza della Massoneria nella riforma liturgica voluta da Paolo VI (1897-1978). Il periodico tentò di salvare Giovanni XXIII (1881-1963) e Paolo VI dalla responsabilità per il danno incalcolabile causato alle anime dalla riforma liturgica incolpando a Mons. Annibale Bugnini (1912-1982). Questi era stato nominato da Montini Segretario del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, l'organismo attivo dal 1963 al 1970 che aveva il compito di mettere in pratica il documento Sacrosantum Concilium, e che di fatto creò a tavolino il nuovo rito della Messa. Le prove principali a carico di Mons. Bugnini consistevano in due lettere che presumibilmente sono state trovate da una spia. Riproduciamo qui i contenuti di quelle lettere, e anche alcune informazioni supplementari fornite dalla rivista.

 

30 giorni - andrea tornielli

Sopra: a sinistra, la copertina della rivista 30 Giorni (edizione brasiliana) intitolata

«La Massoneria e l'applicazione della riforma liturgica»; a destra, Andrea Tornielli.

 

- Lettera a Mons. Bugnini, del 14 giugno 1964:

 

«Caro BUAN 2, ti comunichiamo il compito che ti ha assegnato il Consiglio dei Fratelli, in accordo con il Gran Maestro e con i Prìncipi Assistenti al Trono. Ti obblighiamo [...] a diffondere la scristianizzazione confondendo i riti e le lingue, a mettere preti, Vescovi e Cardinali l'uno contro l'altro. La lingua di Babele e il rito saranno la nostra vittoria, come una sola lingua e un unico rito sono stati la forza della Chiesa [...]. Tutto dovrà accadere nel giro di dieci anni».

 

- Lettera da Mons. Bugnini, del 2 giugno 1967:
 

«Incomparabile Gran Maestro [...], la desacralizzazione sta avanzando rapidamente. É stata pubblicata un'altra Istruzione che entrerà in vigore il 29 giugno. Possiamo già cantare vittoria, in quanto la lingua volgare regna sovrana in tutta la liturgia, incluse le sue parti essenziali [...]. É stata concessa la più grande libertà di scegliere tra i vari formulari, tra la creatività individuale e il... caos! [....]. In breve, con questo documento credo di aver diffuso il principio della massima licenziosità, secondo quanto Lei mi aveva chiesto. Ho lottato duramente contro i miei nemici dalla Congregazione dei Riti, e ho dovuto usare tutta la mia astuzia per ottenere l'approvazione del Papa. Per fortuna, abbiamo avuto l'appoggio di amici e Fratelli nell'Universa Laus 3, che ci sono fedeli. La ringrazio per i fondi spediti e attendo di vederLa presto. L'abbraccio, Suo Fratello BUAN».

 

- Commento di 30 Giorni:

 

«Questi stralci sono stati estratti da due lettere. La prima sarebbe stata spedita a Mons. Annibale Bugnini (nome in codice BUAN) dal Gran Maestro della Massoneria. La seconda sarebbe la risposta del liturgista al capo della Loggia, in cui comunica il completamento della missione affidatagli. Questi documenti - gravemente diffamatori per Bugnini, che negò sempre di aver mantenuto dei contatti con la Massoneria - sono veri o falsi? È impossibile dirlo, dato che si tratta di lettere dattilografate e fotocopiate venute in possesso di una "spia" misteriosa che li avrebbe consegnati ad alcuni amici Vescovi e Cardinali, fra cui l'Arcivescovo di Genova, il Cardinale Giuseppe Siri, e il Prefetto del Sigillo Apostolico, Mons. Dino Staffa. Se sono autentici, essi rivelano l'esistenza di un "piano" per distruggere la dottrina cattolica e liturgia dall'interno. Potrebbero anche essere falsificazioni prodotte da qualcuno interessato a creare "fazioni" rivali all'interno della Curia. Il testo delle lettere, infatti, è molto diretto e poco raffinato. In ogni caso, le lettere esistono, e i risultati delle riforme di Bugnini sono in pieno accordo con gli obiettivi fissati».

 

Sta di fatto che appena la cosa divenne di dominio pubblico, il 4 gennaio 1976 Paolo VI decise di sollevare Bugnini da tutti i suoi incarichi in Curia e si allontanarlo da Roma, nominandolo Pronunzio apostolico in Iran, dove morì.

 

messa dei bambini

Sopra: la cosiddetta «Messa dei bambini», ossia il trionfo

della desacralizzazione all'interno della liturgia cattolica.

 

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NOTE

 

1 Traduzione dall'originale inglese Was Msgr. Bugnini a Mason?, a cura di Antonio Casazza. Scritto reperibile alla pagina web

http://www.traditioninaction.org/ProgressivistDoc/A_075_BugniniMason.htm

2 Al momento dell'iniziazione, ogni massone riceve un numero di matricola e un nome. Secondo la famosa lista di prelati massoni, pubblicata sulla rivista OP del 12 settembre 1978, Mons, Bugnini aveva il numero di matricola 1365/76 e aveva ricevuto il nome in codice BUAN.

3 L'Associazione Internazionale per lo Studio di Musica Liturgica.