titolo il cardinale könig e la massoneria

 

a cura di Tradition in Action 1

 

il cardinale franz köni e la massoneria

 

 

Dopo la promulgazione da parte di Giovanni Paolo II (1920-2005) del nuovo Codice di Diritto Canonico (1983), molti commentatori hanno tentato di spiegare il motivo per cui la condanna tradizionale della Massoneria è stata accantonata. Nel 1990, la rivista italiana 30 Giorni ha pubblicato un'intervista concessa dal Gran Maestro della Massoneria italiana (Grand'Oriente d'Italia) Armando Corona (1921-2009) ad Antonio Socci. In essa, Corona ha rivelato i rapporti di molti prelati cattolici con la sua organizzazione. Fra di essi figura anche il Cardinale Franz König (1905-2004), a quel tempo ancora Arcivescovo di Vienna, che si presume abbia spesso ricevuto del denaro dalla Massoneria. Presentiamo qui un estratto di quell'intervista 2.

 

- 30 Giorni: Il Sinodo della Diocesi di Roma, riunito l'anno successivo alla chiusura del Vaticano II, ha confermato la scomunica dei massoni, ma durante il Concilio la parola «Massoneria» non è stata nemmeno menzionata. Può spiegarci questo fatto?
 

- Armando Corona: Tutti i membri erano presenti al Concilio, come ad esempio gli episcopati dell'America Latina e degli Stati Uniti. La stessa Curia romana non aveva nulla contro noi [...]. Al Concilio, gli episcopati di Francia, Olanda, Spagna, Inghilterra e Irlanda avevano una buon idea della Massoneria, scevra di pregiudizi, ne sono certo. Molti religiosi appartenenti a vari Ordini mantengono contatti frequenti con noi, condividono la nostra vita, e sanno quello che facciamo e pensiamo. Essi sanno, ad esempio, che aiutiamo molte persone nell'Europa dell'Est. I Fratelli (massoni) sono molto attivi in Polonia, e hanno giocato un ruolo molto importante nel velocizzare il processo di democratizzazione. Il progetto di Gorbachev sarebbe fallito senza un'adeguata accoglienza. La Russia ha una lunga tradizione massonica. Tolstoy e Kerensky (l'ultimo capo di prima del colpo di Stato bolscevico del 1917) erano massoni.

 

- 30 giorni: Qual'è stato il ruolo del Cardinale König nel «dialogo»?

 

- Armando Corona: Il merito è quasi tutto suo. Inizialmente, egli avviò un dialogo confidenziale con i massoni più importanti. Una volta che fu accettato, egli attese il momento giusto per proporre ai cattolici un'immagine diversa della Massoneria. La sua influenza sul nuovo Codice fu decisiva. König era bene consapevole di ciò che è l'Istituzione. Egli sa bene cosa sia la «solidarietà» massonica, poiché ogni volta che ci ha chiesto aiuto lo ha ricevuto, senza dovere spiegare lo scopo per cui chiedeva quel denaro.

 

- 30 giorni: Lei sapeva come sarebbe stato il nuovo Codice di Diritto Canonico?

 

- Armando Corona: Sapevamo che la parola «scomunica» a nostro riguardo sarebbe scomparsa. Quando il nuovo Codice venne definitivamente approvato, fummo molto entusiasti. Ricevemmo lettere da tutto il mondo. Molti Fratelli che avevano problemi nelle loro famiglie a causa della scomunica avrebbero potuto ritornare in pace nell'Istituzione. Ci furono numerose nuove iniziazioni. Fu una cosa straordinaria: dopo centinaia di condanne, i cattolici avrebbero potuto divenire massoni senza essere condannati dalla Chiesa.

 

armando corona

Il Gran Maestro del Grand'Oriente

d'Italia Armando Corona.

 

franz koenig e kurt baresch

Il Cardinale Franz Koenig (a sinistra), Arcivescovo di Vienna, a colloquio con Kurt Baresch (a destra), Gran Maestro Delegato della Massoneria austriaca.

 

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NOTE

 

1 Traduzione dall'originale inglese Card. Koenig Often Received Money From the Masonry, a cura di Antonio Casazza. Scritto reperibile alla pagina web

http://www.traditioninaction.org/ProgressivistDoc/A_074_KoenigMasonry.htm

2 Cfr. 30 Giorni, gennaio 1990, pagg. 56-57. Non essendo in possesso dell'originale in italiano, presentiamo qui una traduzione dall'inglese.

 

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